Con la ricezione dei dati ufficiali relativi ai risparmi ottenuti grazie ai sei precedenti provvedimenti di salvaguardia, la cui mancanza impediva il proseguimento dei lavori, l'ufficio di Presidenza della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati ha finalmente potuto mettere in calendario l'iter legislativo per l'approvazione della settima salvaguardia, proposta di legge che estende le tutele previste per gli esodati.
La partenza dei lavori è fissata per giovedì 30 luglio, e, come dichiarato dalla deputata Pd Gnecchi, l'obiettivo principale è quello di arrivare a un punto d'incontro condiviso, all'adozione di un accordo politico su un testo base da fare arrivare in aula per la sua approvazione definitiva in anticipo sulla legge di stabilità, che comunque deve avvenire entro la fine dell'anno.
I potenziali interessati dalla settima salvaguardia
Oltre a coloro che hanno perso l'impiego lavorativo entro il dicembre del 2011, prima che la legge Fornero entrasse in vigore, per i quali è proposta l'estensione delle tutele oltre il limite del 6 gennaio 2016, la settima salvaguardia interessa anche i quota 96 del settore scolastico, i ferrovieri e i lavoratori che hanno maturato 15 anni di contributi entro il dicembre 1992.
Nel provvedimento è stata inserita anche la proposta per fermare le penalizzazioni previste per chi è uscito anticipatamente dal mondo del lavoro prima del 2015.
Che cosa prevede la settima salvaguardia
Il disegno di legge sulla settima salvaguardia, presentato in Commissione Lavoro della Camera dai deputati Pd Gnecchi e Damiano, interviene sulle deroghe ai requisiti previdenziali previsti dalla legge Fornero. Il provvedimento ha lo scopo di concedere, in via eccezionale, ad altri 26 mila lavoratori la possibilità di poter avvalersi delle norme sui pensionamenti precedenti alla legge Fornero. La normativa attuale prevede che, per accedere alla pensione, occorre aver versato quarantadue anni e sei mesi di contributi per quanto riguarda gli uomini, e 41 anni e 6 mesi per le donne, con un età anagrafica di 66 anni e 3 mesi per le Pensioni di vecchiaia.
Per la pensione anticipata invece, il numero di anni di contributi rimane lo stesso, con la differenza però di essere svincolati dall'età anagrafica. In confronto alla salvaguardia precedente, la sesta, il provvedimento si differenzia per il posticipo di un anno della data utile per poter accedere alla pensione, spostandola dal 6 gennaio 2016 al 6 gennaio 2017.
Le cause del rallentamento dei lavori parlamentari
A oggi, i lavori parlamentari sulla settima salvaguardia erano fermi a causa del mancato invio, da parte dell'Inps, della certificazione sui risparmi ottenuti con l'adozione delle 6 salvaguardie precedenti. In Commissione Lavoro della Camera sono ferme altre due proposte di legge: una presentata dalla Lega Nord, e un'altra a firma dei democratici.
Con l'avvio dei lavori, le due proposte saranno unificate in un unico disegno di legge da sottoporre al vaglio dell'assemblea. Tra i punti in discussione vi è anche quello inerente la legge 104, che ha escluso migliaia di lavoratori, la maggioranza proveniente dalla scuola, dalla possibilità di poter accedere alle salvaguardie a causa dell'esaurimento del plafond disponibile fissato in 1800 posti dalla legge 147/2014.