Sì alla quota 100 senza penalità e alla quota 41 per i precoci indipendentemente dall'età anagrafica e no al contributivo, rapida approvazione di una misura che risolva il nodo esodati, sostengo per le Pensioni più basse: queste ad oggi 15/7 le richieste dei sindacati che in modo unitario intendono far sentire la propria voce al Governo Renzi. La proposta di Boeri di concedere il prepensionamento unicamente col ricalcolo contributivo non ha convinto le maggiori sigle sindacali Cigl, Cisl e Uil che si sono dette contrarie ad un taglio del 30-35% sull'assegno pensionistico finale, a nulla sono valse le rassicurazioni di Boeri che ha parlato di penalizzazioni al più del 3.5%.
Il dubbio dei 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', gruppo coeso creatosi su Facebook, è che la percentuale sia intesa per ogni anno di anticipo, dunque al rialzo rispetto al 2% proposto dal ddl 857 di Damiano.
Ultime notizie su pensioni lavoratori precoci: sindacati appoggiano Quota 100 e 41, precoci salvi?
Il sunto di quanto richiesto al Governo è stato reso manifesto da una nota stilata da Vera Lamonica (Cgil) dopo la manifestazione del 14/7 in Piazza a Roma, dove i Sindacati hanno manifestato contro il decreto sulla rivalutazioni delle pensioni e ne hanno approfittato per richiedere la flessibilità in uscita già a partire dai 62 anni d'età. E' necessaria, dice la segretaria Confederale Cgil, confrontarsi col Governo nei prossimi giorni proprio sulle questioni flessibilità e penalizzazioni, che sono legate a filo doppio.
Non è possibile, sostiene Lamonica, penalizzare ulteriormente quanti hanno già versato 35 anni e più di contributi, quindi sarebbe bene approvare la Quota 100 di Damiano che non prevede alcuna penalizzazione e la Quota 41 per i precoci indipendentemente dall'età a cui verrà richiesta la pensione.
Sulla stessa lunghezza d'onda Carla Cantone (Spi Cgil) che aggiunge, parafrasiamo le sue parole, non spetterebbe all'Inps fare le proposte per riformare la Legge Fornero ma al Governo.
Se da un lato finalmente i Sindacati sembrano andare nella direzione voluta dai lavoratori ossia quella di appoggiare il ddl 857 di Damiano ( pensione anticipata a 62 anni +35 / Quota 41) e la Quota 100, dall'altra ci si interroga sulle intenzioni del Governo. Sui meri calcoli matematici prevarrà il raziocinio ed il buon senso oppure lo spettro della Bce e dei moniti la farà da padrone condizionando l'esito della prossima riforma delle pensioni?