E' un' operazione 'simpatia' in piena regola quella avviata da Renzi e Padoan nei giorni immediatamente successivi alla crisi greca. Primo ministro e leader del MEF hanno già fatto capire come nel tavolo di negoziati UE - Grecia l'Italia sarà seduta a fianco alla Merkel, nessuna mano tesa dunque a Tsipras nei riguardi del quale vengono anzi tenute le debite distanze. 'Una volta entrambi (Italia e Grecia, ndr.) erano il problema, ora loro sono ancora un problema, noi siamo diventati la soluzione' ha dichiarato al riguardo Renzi, che giunto in visita al Cern di Ginevra ha lasciato trasparire il pieno appoggio dell'Italia verso l'organismo controllato dall'alto dalla Germania griffata Angela Merkel. Se a questo si aggiunge l'intendimento espresso da Padoan in Parlamento ben si comprende come ogni futura manovra nazionale rientrerà nei rigidi paletti fissati da Bruxelles: a farne le spese, su tutti, il processo di riconfigurazione del sistema previdenziale sul quale l'organismo sovranazionale ha già dimostrato di voler avere l'ultima parola. Le ultime news sulla riforma delle pensioni 2015 aggiornate ad oggi 8 luglio si rifanno dunque ai 'requisiti' fatti pervenire da Bruxelles ma ruotano anche attorno al programma che tra qualche ora Boeri esporrà in Parlamento.

Novità e ultime notizie riforma pensioni 2015 oggi 8 luglio: Renzi e Padoan spalleggiano l'UE, la sinistra italiana non ci sta

'Qui al Cern hanno avuto la bontà di spiegarmi come funzionano le cose e non ho capito tutto ma capisco che qui c'è l'Europa che ci piace e che funziona, che innova guardando al futuro e prova a fare della scienza, l'occasione per costruire un pezzo di quel futuro' ha dichiarato il premier Matteo Renzi - così come riportato dall'ANSA - giunto in visita al Cern di Ginevra. 'Quanto fatto al Cern è il punto più avanzato nel mondo e dimostra che qui c'è l'Europa inclusiva, larga, con contributi degli Stati Uniti, della Russia e della Cina, che ha il coraggio di costruire un domani fatto di curiosità e non di paure', ha osservato il Premier. 'Qui c'è l'Europa che vogliamo' e alla quale dobbiamo ubbidire aggiungeremmo noi. E' il secondo attestato di 'sottomissione' dopo la visita a Berlino di 48 ore fa nel corso della quale il Premier ha beatamente scherzato con la Merkel. A sottoscrivere l'atteggiamento di Renzi il ministro e leader del MEF Padoan, che in Parlamento, parlando della crisi Greca ha sottolineato come l'Italia voglia 'una soluzione condivisa, inclusiva e orientata alla crescita'. Traducendo il tutto, è come se l'UE avesse costruito una sorta di gabbia, magari una gabbia dorata ma pur sempre una gabbia, un recinto dal quale l'Italia non può permettersi di uscire. Ogni futura manovra sarà dunque ispirata ai criteri di Bruxelles, tutte, compresa quella relativa alla previdenza. Le ultime notizie sulla riforma delle pensioni 2015 aggiornate ad oggi 8 luglio non possono dunque non rifarsi al tenore di una riforma che quasi certamente sarà a costo zero per le casse statali, in linea per l'appunto con quanto BCE e UE vanno ripetendo ormai da settimane.



Non tutta l'Italia però è favorevole ad un simile atteggiamento. I deputati di Sel e parte della minoranza Dem del PD (Civati in testa) hanno presentato una mozione che inviti il governo Renzi a cambiare linea sostenendo la Grecia: 'E' un'iniziativa costruttiva che vuole spingere il nostro Esecutivo a cambiare strategia' hanno dichiarato Francesco Campanella, Stefano Fassina e Alfredo D'Attorre (Sel) così come riportato dall'ANSA. La mozione, che i firmatari si augurano possa 'essere discussa presto in Parlamento' chiede all'Italia di impegnarsi per 'aiutare la Grecia a sostenere le sue ragioni in tutte le sedi europee e presso l'Eurogruppo e il Consiglio europeo ribadendo con forza che sovranità nazionale e mandato democratico devono essere rispettati'. Un cambio di rotta però non sembra all'orizzonte. A farne le spese prima di ogni altra manovra 'interna' sarà la riforma delle pensioni 2015?