Le speranze e le attese sono tutte riposte sulla legge di Stabilità in discussione dal prossimo settembre, ma i sindacati continuano a diffidare dal Governo Renzi sulla riforma Pensioni e sulla riduzione della pressione fiscale. Da tempo ormai che si sente parlare di modifiche alla legge Fornero, lo stesso esecutivo lo ritiene indispensabile per riparare i guasti provocati sul sistema previdenziali e sul mercato del lavoro, a danno di aspiranti pensionati e giovani disoccupati. Gli interrogativi sono tanti, le proposte numerose, ma ancora non è stata trovata una sintesi e in ogni caso non è stato presentato il piano ufficiale del governo, fanno fede ancora le dichiarazioni rilasciate in proposito dal premier Matteo Renzi.

"Sentiamo tanti proclami - ha dichiarato oggi il segretario generale della Cisl intervenendo sulla riforma delle pensioni e del fisco - su un futuro positivi. Ma - ha sottolineato la sindacalista - vediamo pochi, pochi fatti".

Fisco e pensioni, Furlan: tanti proclami su un futuro positivo ma nel presente pochi fatti

La Cisl è stata l'organizzazione che più di altre ha creduto al dialogo col Governo Renzi per superare l'attuale normativa previdenziale, tanto che scelse di non aderire allo sciopero generale contro il Jobs act e per la riforma pensioni proclamato nel dicembre del 2014 dalla Cgil di Susanna Camusso e dall'Ugl di Carmelo Barbagallo con l'adesione dell'Ugl di Paolo Capone. Ma è già da un po' di tempo che il sindacato "bianco" ha cambiato rotta, condividendo la piattaforma unitaria con gli altri sindacati che prevede principalmente di inserire nel sistema nuove forme di flessibilità per concludere in anticipo l'attività lavorativa e accedere già a partire dai 62 anni a nuove modalità di pensione anticipata.

Ma viene chiesto anche l'aumento delle pensioni minime e l'estensione del bonus fiscale da 80 euro mensili anche ai pensionati con redditi bassi.

Cisl: ridurre tasse a pensionati e lavoratori per rilanciare i consumi e far ripartire le imprese

"Le priorità - ha detto Annamaria Furlan oggi ai microfoni di SkyTg24 Economia - hanno tempi diversi tra la nostra idea e quella del Governo Renzi.

Le buste paga e le pensioni - ha sottolineato la dirigente sindacale - sono troppo leggere". Una situazione difficile: i consumi continuano a calare e sono sempre di più le imprese che falliscono o che hanno serie difficoltà a superare la crisi anche - e forse soprattutto - a causa della notevole pressione fiscale. "Bisogna incidere - ha ribadito oggi il segretario generale della Cisl - sulla tassazione di pensionati e lavoratori per far ripartire i consumi".

Secondo la Furlan non ci sarebbero problemi di coperture finanziarie per portare in porto queste operazioni su fisco, lavoro e pensioni. "Occorrono investimenti e in un Paese con 150miliardi di euro d'evasione fiscale e 70miliardi di euro di corruzione - ha affermato la leader della Cisl proponendo la sua ricetta su dove recuperare i soldi - è evidente dove vadano reperite le risorse".