Secondo incontro in 7 giorni tra sindacati e Inps. Eppur si muove. Forse. Le ultime notizie sulla riforma Pensioni aggiornate ad oggi, martedì 14 luglio, mettono in evidenza il nuovo confronto tra l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e le sigle confederali dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil. Sul tavolo del dibattito si giocherà la partita più attesa, quella che mette in contrapposizione Cesare Damiano e Tito Boeri, le cui proposte sulla pensione anticipata sono profondamente diverse. Da una parte infatti abbiamo quota 97 e quota 41, la soluzione - al momento l'unica - che consentirebbe ai lavoratori precoci di andare in pensione indipendentemente dall'età anagrafica una volta raggiunti i 41 anni di contributi.

Dall'altra parte c'è invece quello che è già stato ribattezzato come piano Boeri, che consiste nel ricalcolo delle pensioni con il sistema contributivo per chi decidesse di andare in pensione prima del tempo. Da più parti si è parlato di ricatto, altri invece hanno applaudito all'intervento del professore della Bocconi. I motivi restano oscuri. 

Ultimissime pensioni ad oggi: è ancora Damiano vs Boeri

Il rischio concreto è che al termine di questa infinita partita non ci sarà alcun vincitore, ma solo sconfitti. Se è vero, e le recenti notizie sulla riforma pensioni non sembrerebbero lasciare tanto spazio all'immaginazione, che il governo ha preso sottobraccio Tito Boeri per proseguire il cammino verso la modifica della legge Fornero, per Damiano e, aggiungiamo noi, migliaia di lavoratori precoci e non, si profila una clamorosa sconfitta.

Nella giornata di ieri abbiamo visto come il presidente della Commissione Lavoro della Camera abbia applaudito il premier Renzi all'indomani dell'apertura sulla flessibilità in uscita, ma - come abbiamo sottolineato nel precedente articolo - la risposta del capo del governo doveva leggersi in chiave 'boeriana'.

Altro che salti di gioia e quant'altro quindi, l'incubo del contributivo sta per materializzarsi. 

News riforma Boeri / governo Renzi ad oggi 14 luglio: la posizione dei sindacati

Come annunciato nel primo paragrafo, oggi i sindacati incontreranno nuovamente l'Inps - non il governo badate bene - per discutere sulle future pensioni degli italiani. Guai dunque a trasformare il tutto in un gioco, guai a scherzare. Lo si fa sulla pelle di milioni di cittadini. Dopo la settimana scorsa, è giusto iniziare a parlare di riforma pensioni Boeri più che del governo Renzi. Il problema fondamentale è che, anche cambiando il nome, restano insormontabili le distanze tra esecutivo e 'plebe'. A rischiare maggiormente sarebbero proprio le pensioni dei lavoratori precoci, dal momento che la linea Damiano sembra partire già sconfitta senza che l'arbitro non abbia fischiato il calcio d'inizio. La posizione della Cgil, con l'intervento immediato del segretario Camusso, è chiara, anche se Boeri ci ha tenuto a precisare che la penalizzazione non sarà del 30-35 percento ma nell'ordine del 3-3,5%. Guerra di cifre insomma, guerra di numeri, guerra di religione. Anche Cisl e Uil hanno manifestato il proprio disaccordo difronte alle idee illustrate dall'economista italiano sette giorni fa. Basterà il loro no a cambiare le carte sul tavolo oppure finirà come tutti già, in cuor loro, sanno? Se foste seduti al tavolo difronte a Tito Boeri quali sarebbero le vostre proposte? Per conoscere l'esito dell'incontro tra Inps e sindacati cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra.