Abbiamo parlato, alcuni giorni fa, dell'iniziativa presa da alcuni rappresentanti del gruppo Facebook 'Docenti e famiglie contro gender e ddl Scuola' in merito alla diffida stragiudiziale da inviare ai dirigenti scolastici, sindaci e al ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, riguardante la possibile infiltrazione di insegnamenti 'gender' nelle scuole italiane, in particolar modo nella scuola d'infanzia, primaria e media inferiore.

A questo proposito, vi diamo notizia in merito ad una prima risposta, inviata da un dirigente scolastico in merito a questo tema scottante che non mancherà di diventare oggetto di discussione nei prossimi mesi.

Insegnamento gender nelle scuole: arriva la risposta di un dirigente scolastico

Il preside, di cui non citiamo nè il nome, nè la scuola dove presta servizio per ovvi motivi di riservatezza, ha ammesso che il piano triennale dell'offerta formativa per il nuovo anno scolastico 2015/6 promuoverà l'educazione alla parità dei sessi, secondo quanto indicato dal comma 16 dell'articolo 1 della legge N. 107/2015, meglio conosciuta come riforma Buona Scuola.

A tal proposito in tutte le scuole di ogni ordine e grado si dovranno trattare lezioni che riguarderanno i principi di pari opportunità, nonchè la prevenzione della violenze e di tutte le forme di discriminazioni.

Il dirigente scolastico, tuttavia, si è affrettato a precisare che qualsiasi contenuto che possa dar sfogo a 'false interpretazioni' o addirittura a vere e proprie 'storture' non verrà preso in considerazione, tenendo sempre bene in mente che la trattazione di determinate materie e argomenti restano di 'esclusiva competenza della famiglia'.

L'eventuale trattazione di lezioni riguardanti l'educazione all'affettività e alla sessualità verrà inserita nel POF ma condivisa con le famiglie.

Dalla risposta fornita dal dirigente scolastico emergono alcuni fattori importanti: il primo è la conferma che l'insegnamento gender non è qualcosa di remoto o una invenzione surreale come qualcuno continua a ribadire, ma un pericolo reale che si nasconde dietro l'angolo; in secondo luogo, occorre sottolineare che iniziative come la suddettadiffida stragiudiziale si stanno rivelando strumenti fondamentali nella lotta alla diffusione di ideologie malsane e travianti di cui possono rimanere vittima i nostri figli.