Abbiamo parlato, nei giorni scorsi, della situazione particolarmente delicata della scuola in Sardegna e di come il Miur abbia incredibilmente dato 'zero insegnanti' alla regione, secondo l'ultima tabella riguardante l'incremento dell'organico di fatto.

Una situazione davvero insostenibile che richiede un'azione decisa e risoluta, affinchè non si assista ad un vero e proprio disastro dell'istruzione nell'isola. E' di questa opinione Mauro Pili, deputato di Unidos, che ha illustrato questa mattina quelle che saranno le azioni che verranno intraprese nelle prossime settimane contro la riforma scolastica, diventata legge pochi giorni fa.
La mossa più importante sarà quella di una richiesta alla Regione Sardegna affinchè si provveda all'impugnazione della riforma Buona Scuola, attraverso un ricorso presentato alla Corte Costituzionale. 

Ricorso contro la Buona Scuola: la Sardegna si muove

Il deputato sardo ha illustrato il programma alla stampa e ad una rappresentanza di docenti nel corso di un incontro. Pili ha spiegato come la situazione nell'isola abbia raggiunto un livello drammatico e come il governo abbia soltanto tutelato le posizioni della Valle D'Aosta e del Trentino Alto Adige, non pensando minimamente alla Sardegna.
Si deve considerare che il futuro di circa 3.000 docenti sardi è a grandissimo rischio, perchè il nuovo piano assunzioni previsto dal Ministero dell'Istruzione sarà una vera e propria lotteria e costringerà molti di questi insegnanti a lasciare l'isola ma soprattutto la loro famiglia. Pili sottolinea come ci sia un'enorme differenza rispetto a chi si deve trasferire, per esempio, dall'Abruzzo al Lazio. 

Mauro Pili 'Bisogna avere coraggio contro la riforma'

Il deputato Unidos vuole creare un comitato che spinga la Regione ad intervenire attivamente contro questa riforma. Pili ha sottolineato come si debba avere coraggio ed intraprendere, al più presto, la strada del ricorso: sono state già raccolte online circa 2.000 firme ma ne servono altrettante entro 3 giorni. 

Non dimentichiamoci che, a questo proposito, anche il Movimento Cinque Stelle, nei giorni scorsi, attraverso la voce di Jacopo Berti, capogruppo 'grillino' alla Regione Veneto, avesse annunciato l'intenzione di sollecitare le Regioni affinchè si dia immediatamente il via ai ricorsi contro la riforma renziana 'Buona Scuola'.