Ultime notiziePensioni, 80 euro in più sulle minime: c'è da crederci? – Chi segue con passione lapolitica italiana, sa bene che negli ultimi anni sono due i temi su cui siconcentrano le principali promesse: tasse sulla casa e pensioni. Lo sapevabenissimo Berlusconi, a cui bastava una televendita per raccattare voti suquesti temi, lo sa ancor meglio MatteoRenzi che, non a caso, nell’ultima assemblea nazionale del PD ha annunciatodi voler eliminare la Tasi nel 2016 (Tasi introdotta dal centrosinistra perrecuperare dall’IMU, eliminata su spinta di Berlusconi dal governo Letta) e divoler aumentare le pensioni nel 2018,introducendo il bonus di 80 euroanche per i pensionati.

Come la più classica promessa politica, l’agendarenziana è arrivata senza specificazione alcuna circa le coperture finanziariee già da giorni, ormai, se ne discute circa la fattibilità.

Riforma pensioni nel2018 o entro quest’anno? Le ultime notizie non paiono chiare

Dopo l’intervento del premier in tanti hanno pensato che ilgoverno volesse rinviare i tanto promessi interventi in tema di flessibilità in uscita al 2018. Inrealtà, con ogni probabilità, Renzi sta già pensando alle elezioni, che punta avincere con il “metodo 80 euro”, e il suo passaggio sul tema della previdenzanon pare voglia escludere ciò che comunque dovrebbe avvenire entro fine anno. La riforma delle pensioni 2015, quindi, dovrebbe essere al "sicuro".

Quello che, però, le ultimenotizie in tema di pensioni seguiteall’assemblea PD non hanno detto è che difficilmente Renzi potrà veramente aumentare le minime. Atene, sottoquesto punto di vista, ci ha dato una lezione: ribellarsi all’Europa, in questomomento in mano ai falchi dell’austerità Merkel e Schäuble, non porta danessuna parte.

Non è un caso che, dopo il fallimento di Tsipras, anche Podemosin Spagna sembra essere in calo nei sondaggi e lo stesso Renzi, a dire il vero,non è mai apparso molto conciliante verso gli altri Paesi mediterranei, anzi,si è spesso “nascosto” dietro la Germania. L’Europa di aumentare le pensioni non vuole proprio saperne, anche perché l’Italiaè uno dei Paesi con la spesa più alta in tutto il Vecchio Continente, oltre checon la popolazione più vecchia. In questo contesto, salvo stravolgimenti,appare decisamente difficile credere che il leader del PD possa invertire larotta con la stessa velocità con cui improvvisa annunci.