Inizia la settimana decisiva per l’assegnazione delle 16.210 cattedre della fase B del Piano straordinario delle immissioni in ruolo della Buona Scuola di Renzi: una vera e propria lotteria per gli oltre 71 mila docenti che hanno inviato la propria domanda online per accaparrarsi uno dei posti della fase B o C. Tuttavia, per molti docenti la prospettiva è quella di dover preparare in tutta fretta la valigia e doversi spostare in tutt’altra provincia o addirittura un’altra regione, anche distante, rispetto a quella di residenza.

Immissioni in ruolo fase B: i posti al Nord e quanti docenti del Sud hanno presentato domanda

Per la fase B delle assunzioni nella scuola, fa sapere Il Messaggero, i posti disponibili saranno disponibili soprattutto al Nord, mentre il maggior numero di candidati proverranno dalle regioni del Sud. Inevitabilmente, in tanti dovranno trasferirsi per lavorare. Delle 16.210 cattedre disponibili, infatti, il 71% fa riferimento a cattedre la cui sede è localizzata nelle scuole delle regioni del Nord, mentre delle 71.643 domande inviate per partecipare alle fasi B e C, il 54% appartiene a docenti precari delle province del Sud Italia, più precisamente più di 39 mila candidati contro i 18.406 aspiranti del Nord.

Assunzioni fase B, ecco in quale giorno e a che ora si sapranno gli esiti sul sito del Miur

Il momento in cui verranno pubblicati gli esiti delle domande per la fase B è fissato, dalla Gazzetta Ufficiale, per la notte tra martedì 1 e mercoledì 2 settembre2015. Precisamente all’una di notte i 71.643 candidati sapranno dalla sezione “Istanze on line” del sito istituzionale del Ministero dell’Istruzione se hanno diritto ad una delle oltre 16 mila cattedre.

I prescelti, poi, avranno dieci giorni di tempo (entro le 24 dell’11 settembre prossimo), per decidere se accettare o meno l’incarico.

Buona scuola, fase B: cosa succede in caso di rifiuto o mancata risposta alla proposta?

La risposta dovrà arrivare tramite la stessa sezione online e servirà anche ad evitare l’esclusione definitiva dalle graduatorie di appartenenza e quindi l’immissione in ruolo futura.

In caso di rifiuto o di mancata accettazione, infatti, i precari potranno ritentare la carriera da insegnante solo vincendo il concorso che si terrà nel 2016.

L’alternativa al rifiuto è la chiamata dell’ufficio scolastico per ottenere una supplenza annuale o, comunque, fino al termine delle lezioni del prossimo anno scolastico: per migliaia di precari, infatti, la contemporanea proposta di servizio nella fase B e la chiamata per una supplenza permetterebbe di posticipare, accettando la seconda, la presa in servizio di un anno. Per molti docenti le prossime ore, insomma, saranno decisive.