Il dilemma per i docenti precari se presentare o meno domandaper concorrere alla selezione per uno degli oltre 55 mila posti delle assunzioni straordinarie della Buona Scuola continuerà fino al 14 agosto, giorno di scadenza dei termini. E’ più conveniente lasciar scadere il termine per la domanda e rimanere nelle Graduatorie a esaurimento per anni oppure presentare domanda per tentare l’immissione in ruolo con il rischio, però, di ritrovarsi a lavorare in una regione lontana dalla residenza?

Nella peggiore delle ipotesi, i docenti delle regioni del Sud potrebbero ottenere un posto in Lombardia, in Veneto o in Piemonte: sono queste tra le regioni che hanno il maggior numero di cattedre e, quindi, la maggiore probabilità di posti liberi.

Il rischio di doversi trasferire è particolarmente alto per i docenti della Campania, della Sicilia e del Lazio. L’alternativa è continuare a sperare nelle supplenze, magari in una annuale, ma non c’è nessuna certezza.

Scuola, chi non fa domanda potrebbe rimanere precario per altri 7-8 anni

Di fronte ad un numero ancora esiguo di domande presentate(se ne calcolano meno di 30mila), la prospettiva di chi non presenterà istanza è quella di un precariato a medio-lungo termine.

La Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, 5 agosto 2015, riporta un’intervista a Marco Campione, capo della segreteria del Sottosegretario al ministero dell’Istruzione, Davide Faraone. Il quale fornisce una risposta approfondita a molti dei dubbi dei docenti precari.

“Le Gae – afferma Campione – rimarranno in vigore fino al momento in cui non verranno esaurite a legislazione vigente. Presentare o meno domanda è una preferenza individuale che comporta una vera e propria scelta di vita. Ma se non si dovesse approfittare del piano straordinario delle assunzioni, potrebbero poi essere necessari altri sette od otto anni prima di poter avere di nuovo l’occasione di entrare di ruolo”.

Concorso scuola, il 50% dei posti andrà alle Gae?

Inoltre, la questione delle Graduatorie ad esaurimento potrebbe comportare un cambio di strategia del Governo, nel senso che dei 60 mila posti che si dovrebbero mettere a concorso con bando da emanare entro il 1° dicembre 2015, 30 mila potrebbero essere riservati alle Gae fino all’esaurimento.