Mancano dieci giorni alla scadenza dei termini per la presentazione della domanda di assunzione relativa al piano straordinario predisposto dal Ministero dell'Istruzione ma i veleni e le critiche nei confronti del governo non accennano a placarsi.

Questa volta ad alzare la voce è il responsabile Scuola della Lega Nord, Mario Pittoni, a cui naturalmente non va proprio giù l'esodo di massa 'contro la volontà degli insegnanti' a cui probabilmente assisteremo dal prossimo autunno con le stabilizzazioni previste dalle fasi B e C.

Pittoni contro ministro Giannini: 'Atto intimidatorio verso i docenti'

Il senatore ha sottolineato come i docenti stiano considerando il comportamento del Ministero dell'Istruzione come 'un atto intimidatorio vero e proprio perpetrato nei loro confronti', soprattutto per come il governo sta portando avanti la nuova procedura per le immissioni in ruolo.

Pittoni ha puntato il dito sul fatto che il governo stia costringendo i precari della scuola ad indicare sulla domanda tutte le province italiane, senza avere poi la possibilità di avere una scappatoia al momento di ricevere la proposta di assunzione: o si accetta la destinazione assegnata oppure il docente andrà incontro al suo depennamento dalle Graduatorie ad Esaurimento.

Assunzioni scuola, Lega Nord: 'Migrazione forzata di massa contro la volontà degli insegnanti'

Il senatore leghista, inoltre, non ha affatto gradito il comportamento del ministro Giannini, il quale si è reso colpevole di aver alimentato i dubbi e le paure dei candidati attraverso le FAQ pubblicate dal Miur lo scorso 28 luglio: in quell'occasione, infatti, rispondendo al quesito riguardante le conseguenze per tutti coloro che si fossero astenuti dalla presentazione della domanda, il ministro rispose che sarebbe rimasto in graduatoria fino alla 'soppressione' della stessa.

Anche Pittoni, dunque, teme un colpo a sorpresa del governo e una pugnalata alle spalle per tutti quegli insegnanti che hanno deciso di rinunciare a questa opportunità e di continuare, seppur a malincuore, la loro vita da precari.

Indubbiamente, la presa di posizione di Mario Pittoni è condizionata anche dagli ideali politici leghisti: la 'migrazione di massa' dei docenti del Sud verso le cattedre del Nord impedirebbe, infatti, a molti insegnanti 'locali' di ottenere l'assunzione, alimentando inevitabilmente malumore e rabbia.