Ad una settimana dalla scadenza fissata per la presentazione delle domande di assunzione, qual è la situazione attuale riguardo al piano assunzionale previsto dalla riforma? La bilancia pende di più dalla parte del tanto pubblicizzato 'boicottaggio' oppure i docenti stanno 'ubbidendo' (seppur con malavoglia) alle direttive del Miur?

Secondo un sondaggio condotto dal noto portale 'Orizzonte Scuola' quasi due terzi degli insegnanti precari italiani, per la precisione il 62 per cento, avrebbe deciso di rinunciare a quella che, secondo il ministro Stefania Giannini, è un'opportunità a cui non vale la pena dire di no.

Domanda assunzione scuola: il Miur parla di 30.000 docenti che hanno risposto positivamente

I dati in possesso del Ministero dell'Istruzione parlano, invece, di una buona adesione dei docenti: si è partiti con una media di circa 1.500 domande al giorno, mentre ora si 'viaggia' sulle 2.500-3.000. A conti fatti sono circa 30.000 le domande finora pervenute al Miur e, tenendo presente che il 'picco' si dovrebbe raggiungere tra il 12 e il 14 agosto, al governo si ostenta ottimismo sulla copertura dei posti a disposizione per le fasi B e C.

Dovremmo assistere ad un vero e proprio 'rush finale', visto che ancora moltissimi docenti sono indecisi sul da farsi, specie le insegnanti di mezza età, sposate, con figli e residenti al Sud che non se la sentono proprio di rischiare la 'deportazione' al Nord.

Boicottaggio domanda: scelta giusta o rischio di restare esclusi?

D'altro canto i rischi non mancano nemmeno per chi decide di rispondere 'No, grazie' alla proposta del Miur: i dubbi legati alla 'sopravvivenza' delle Graduatorie ad esaurimento non mancano, anche alla luce del termine usato dal governo ('soppressione') che è piaciuto davvero poco a precari e sindacati.

In più, bisogna tenere conto del piano di mobilità straordinariaindetto dalla nuova riforma scolastica per l'anno 2015/6 che spingerà un numero considerevole di docenti a presentare domanda di riavvicinamento a casa: se poi consideriamo che anche i neo assunti, dal 2016/7, avranno l'opportunità, in via del tutto eccezionale, di fare richiesta di trasferimento, possiamo ben comprendere come, per i precari (specialmente del sud) che non faranno domanda, le opportunità essere chiamati si restringeranno ulteriormente.