La riforma della Scuola, approvata dal governo Renzi, ha, tra le altre cose, previsto un piano di assunzioni dei docenti precari che, per forza di cose, provocherà un esodo degli insegnanti dal sud al nord dell'Italia. Il termine ultimo, per fare la domanda di assunzione, è stato il 14 agosto. Ora si aspettano le varie assegnazioni in zone lontane dalla propria abitazione. Per il momento si ipotizzano, secondo quanto riportato dal sito internet Orizzontescuola.it, circa 20mila trasferimenti.

Le domande della Sicilia e della Campania, rappresentano il 30% delle domande presentate

Alcuni dati statistici rilevano che, delle 71.643 domande presentate dai docenti, in cerca di una definitiva occupazione, più della metà provengono dal sud della Penisola. Andando ancora più a fondo si può notare che le domande provenienti dalla Sicilia e dalla Campania sono circa 23mila domande, il 30 percento del totale su base nazionale. Questi movimenti stanno già creando delle polemiche da parte di alcuni esponenti politici. L'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Valentina Aprea, della Regione Lombardia, prevede un vero e proprio esodo di insegnanti provenienti dal sud, con più di cinquant'anni e che prenderanno il posto dei precari che non sono inclusi nel piano previsto dalla riforma della scuola.

L'assessore Aprea, in realtà, è preoccupata che questo personale trasferito cercherò, quanto prima, di riavvicinarsi a casa, a scapito della continuità didattica.

I docenti del sud, trasferiti al nord, potrebbero non ritornare più nella terra di origine

Al contrario, gli insegnanti che saranno trasferiti al nord, nella maggior parte dei casi, non sono affatto contenti di allontanarsi dai propri cari oppure spostare 'in blocco' la propria famiglia lontano dalle proprie origini sociali.

Questi docenti sanno che allontanarsi dalle regioni del sud potrebbe significare un 'andare via senza ritorno' e, per questo, chiedono una maggiore tutela alle istituzioni politiche. Il governo Renzi ha cercato di limitare questa problematica, assegnando le supplenze prima dell'assunzione dei docenti precari. Si aspetta la prossima Legge di Stabilità che potrebbe avere al suo interno altre misure a tutela degli stessi.