La scelta se presentare o meno la domanda di assunzione al piano straordinario Miur implica una profonda conoscenza del contenuto della legge 107, in quanto le insidie nascoste nel testo possono dare adito ad interpretazioni errate.

Si tratta davvero di un'opportunità a cui non vale la pena rinunciare, come più volte ribadito dal ministro Giannini oppure le cose stanno diversamente?

E' la procedura adottata per la fase B e C a destare la maggiore preoccupazione tra i docenti e non solo per quanto riguarda lo spettro dell''esodo migratorio' di cui si è già vivacemente dibattuto negli ultimi giorni.

Nonostante sia chiaro come ogni docente debba sentirsi libero di prendere una decisione personale sul presentare o no la domanda, in base alla propria situazione familiare, è opportuno conoscere alcuni aspetti poco evidenti ma importanti riguardo al contratto.

Ne abbiamo parlato con Silvia T., insegnante precaria da oltre nove anni epromotrice di lotte in difesa della democrazia e dei diritti di tutti i cittadini liberi da mafie: inoltre, la docente èiscritta al gruppo Facebook 'Non faccio domanda perchè...'.

Scuola, 'Ingiustizie generate dal clientelismo e dai favoritismi, da Nord a Sud'

'Il fatto è che molti docenti sono confusi dalle poche e, per giunta fuorvianti, informazioni che vengono diffuse sull'argomento - afferma Silvia T.

- le assunzioni straordinarie della riforma, spesso, vengono osannate come una meravigliosa opportunità da non lasciarsi sfuggire mentre è assolutamente vero il contrario. Se si legge attentamente il contenuto della legge ci si renderà conto che il Miur sta gettando fumo negli occhi.'

Che cosa succederà? Ce lo può spiegare?

'Trascorsi i primi 3 anni,si verrà assunti con contratto a tempo indeterminato, è vero, ma non di ruolo come accaduto finora: si tratta di un aspetto importantissimo, in quanto andranno a cadere numerosi diritti a tutela del docente.

In più, con la chiamata diretta del dirigente scolastico, la Scuola pubblica aprirà le porte al clientelismo e al favoritismo, generando ingiustizie, una dopo l'altra. Gli insegnanti verranno assunti, ribadisco e sottolineo, a discrezione del dirigente scolastico.

Quello che si prospetta all'orizzonte è un vero e proprio scenario apocalittico: da nord a sud, senza distinzione, la corruzione e la mafia diventeranno le vere protagoniste.'

Assunzioni docenti: nessuna possibilità di scampo per i precari?

Vuole, dunque, dirci che per gli insegnanti non ci sarà scampo?

'Non è così, per chi ha deciso di non presentare domanda gli scenari sono aperti e possibili, non come qualcuno ci vuol far credere, promuovendo nient'altro che terrorismo mediatico. Le ingiustizie al mondo si combattono davanti alla legge e, come ribadito più volte dal giudice Ferdinando Imposimato, l'incostituzionalità della legge offrirà ampie garanzie al futuro degli insegnanti precari: i referendum e i ricorsi saranno le 'armi migliori' per dare lavoro e dignità ad un popolo che deve rimanere sovrano.

Non è vero che gli insegnanti non vogliono cambiare, ma vogliono farlo con coscienza e conoscenza. Ridateci voce e insieme riusciremo a fare qualcosa di sensato e non di scellerato come allo stato attuale della legge 107 della "Bona sola".

Quindi in concreto cosa fare? Partiamo dalla visione democratica e legislativa. Le ingiustizie si combattono con la legalità e le leggi, facendo valere ogni tipo di iniziativa atta a bloccare tutte i commi della legge imposta, ricordiamolo con la fiducia, dai ricorsi al referendum. Si partirà il 6 settembre a Bologna con iniziative che non daranno un rientro a scuola "sereno". Ci mandino a votare se è vero che siamo ancora in democrazia, quella democrazia per la quale tutti i docenti italiani si batteranno per le future generazioni. Quello che chiediamo è che tutti i lavoratori, di qualunque tipo, genere e partito politico, si uniscano a noi. Da soli, ognuno per proprio conto non si va nessuna da parte. UNITI SI VINCE!'