C'è attesa per i possibili interventi dell'esecutivo sul piano della flessibilità previdenziale. Secondo quanto riportato dai quotidiani nazionali, qualcosa torneràa muoversi già a partire dal prossimo 9 settembre, quando si comincerà a mettere in atto una serie di tutele e salvaguardie ad hoc per i lavoratori esodati (in attesa della settima salvaguardia), le lavoratrici che hanno depositato domanda di quiescenza con opzione donna e i quota 96 della scuola.Ma tra le novità in vista vi sarebbe anche una misura strutturale prevista con l'avvio delle discussioni sulla legge di stabilità 2016.
Riforma della previdenza, settembre mese decisivo per avviarela flessibilitànell'accesso all'Inps?
Il provvedimento atteso ad ottobre mira a risolvere in via definitiva le molte situazioni di disagio in campo lavoratori e previdenziale riguardante i lavoratori in età avanzata, attraverso l'offerta di un'opzione di pensionamento anticipato che risulti percorribile sulla base di una scelta personale. La misura non sarebbe però a costo zero per il lavoratore, visto che dovrebbe accettare una penalizzazione sulla mensilità erogata. Sull'entità di questa penalità si starebbe svolgendo un'istruttoria del Mef, che però al momento non avrebbe preso ancora alcuna decisione ufficiale.
Pensioni anticipate, arrivano commenti positivi anche dal Parlamento
Risalgono invece alla scorsa settimana le ultime dichiarazioni di sostegno alla flessibilità previdenziale giunte dal Parlamento, ed in particolare dalla Commissione lavoro alla Camera. "È proseguito il confronto" ha spiegato l'On. Cesare Damiano, sottolineando come "la riunione ha fatto compiere un ulteriore passo avanti [...] La Commissione ha anche richiesto la certificazione dei risparmi delle salvaguardie e a questo proposito verrà convocata una Conferenza dei servizi nei primi giorni di settembre".
Ma per una misura di flessibilità previdenziale più ampia l'appuntamento sembra invece essere per il prossimo mese di ottobre, quando il Governo spezzerà il riserbo mantenuto finora e prenderà una decisione definitiva su quello che già oggi definisce comeuncompromesso tra esigenze di pensionamento dei lavoratori e tenuta dei conti pubblici.
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