Una manovra di giustizia sociale che restituisca il "maltolto" ai pensionati, a partire dalla rivalutazione delle pensioni in base al costo della vita, che renda giustizia agli esodati e che dia serenità ai lavoratori che hanno già compiuto i 62 anni e si sono visti aumentare l'età pensionabile dalla legge Fornero sulla soglia del pensionamento che ancora aspettano. E' quello che chiede al governo la minoranza del Partito democratico insistendo sulle proposte di legge finalizzate ad eliminare le rigidità dell'attuale sistema previdenziale e introdurre nuovi meccanismi d'accesso alla pensione anticipata.

Previdenza, minoranza Pd: flessibilità in uscita nella legge di Stabilità

"Nella legge di Stabilità - ha dichiarato in un nota stampa Cesare Damiano, parlamentare del Pd dell'area 'Sinistra è cambiamento' - il Governo dovrà anche tenere conto dell'esigenza di correggere il sistema pensionistico, introducendo al suo interno - ha sottolineato - un criterio di flessibilità". Un criterio su cui anche l'esecutivo è d'accordo, i nodi da sciogliere riguardano quali elementi di flessibilità inserire per permettere ai lavoratori di accedere ai prepensionamenti a sessantadue anni. La proposta su cui insiste Damiano è quella che prevede il prepensionamento a 62 anni con 35 anni di contributi e l'8% di penalizzazione sul trattamento previdenziale.

Una soluzione che oltre ad aprire per molti italiani le porte della pensione anticipata aprirebbe anche le porte del mondo del lavoro ai giovani, secondo il presidente della commissione Lavoro che chiede di "rendere strutturali" gli incentivi alle imprese sui nuovi assunti con contratto a tutele crescenti.

Damiano al Governo: senza incentivi per le assunzioni il Jobs Act muore

Se i contributi alle imprese restano solo per il 2015 e non vengono prorogati "il Jobs Act muore", secondo Damiano che apprezza le intenzioni dell'esecutivo di volere ridurre le tasse sul lavoro e che per questo consiglia di concentrare le risorse sui lavoratori neo assunti con contratto a tutele crescenti e non su tutti i lavoratori con contratto a tempo indeterminato.

Così facendo, secondo Damiano, si potranno confermare contributi alle imprese importanti e aumentare il numero delle assunzioni a tempo indeterminato riducendo in questo modo il ricorso ad altre forme di lavoro precario. Secondo il presidente della commissione Lavoro della Camera, la legge di Stabilità che sarà varata ad ottobre, necessità di significative coperture finanziarie. Si prevede una manovra tra 25 e 30 miliardi dalla quale in ogni caso resterebbero fuori diversi interventi promessi dal premier e dai suoi ministri. Per Damiano occorre recuperare quasi 8miliardi per intervenire sugli investimenti economici e sociali, per questo è importante che l'Unione europea dia il benestare per un "un po' di deficit spending - ha detto il deputato riformista del Pd -che porti il rapporto con il Pil dall'1,8% al 2,3%".