E’ risultata una delle domande sulla quale si sono addensati i dubbi maggiori, quella relativa all’organico aggiuntivo e alle prospettive future, anche in considerazione della grande incertezza che regna tra i docenti precari, tuttora in dubbio se presentare o meno la domanda per concorrere al piano straordinario delle assunzioni della Buona Scuola di Renzi.

Assunzioni scuola 2015-2016, la mobilità evacuerà gli organici aggiuntivi?

Il 5 agosto scorso, il Ministero dell’Istruzione ha postato il quesito tra le faq presenti sul sito istituzionale (www.istruzione.it) specificando che l’organico aggiuntivo risultante dai docenti che parteciperanno alla fase “C” delle assunzioni, potrebbe essere svuotato già a partire dal prossimo anno scolastico.

E ciò per la ragione che, dato il prevedibile flusso di docenti che concorreranno alla fase “C” dalle province del Sud al Nord, i posti lasciati liberi da questi docenti non verranno rimpiazzati con nuove stabilizzazioni. Solo i possibili pensionamenti dell’anno scolastico 2016-2017 potrebbero riaprire disponibilità da coprire con i docenti delle Graduatorie ad esaurimento.

Scuola, scorrimento dalle Gae solo dal 2017-2018?

Tuttavia, su Italia Oggi si legge che, a partire dall’anno scolastico 2016-2017 la disponibilità e la geografia dei posti nella scuola cambierà radicalmente. Occorrerà attendere le quattro fasi delle assunzioni 2015-2016, ma quel che è sicuro è che molti dei posti vacanti e disponibili verranno accaparrati dagli insegnanti già di ruolo nel 2014-2015. Data la necessità di assicurare un posto a tutti i docenti della fase “C” e la conseguente scarsità dei posti successiva al piano assunzioni del Governo, la prima tornata di assunzioni dalle graduatorie ad esaurimento potrebbe slittare addirittura all’anno scolastico 2017-2018.

Inoltre, il Miur ha ribadito alcuni punti fermi nei processi di assunzione dei docenti: innanzitutto potranno essere chiamati i docenti appartenenti alle Graduatorie ad esaurimento solo nel limite della metà dei posti liberi della provincia in esame in quanto l’altra metà è riservata ai vincitori del prossimo concorso nella scuola che sarà bandito entro il 1° dicembre 2015.

Inoltre, la ripartizione dei posti del concorso tra le province dipenderà anche dalle necessità espresse dalla scuole nei Pof, i piani triennali dell’offerta formativa. Ma ad oggi è, ovviamente, prematuro avere indicazioni in tal senso.