Nuovo scontro social tra docenti e mass media, dopo quelli che hanno visto protagonisti nelle ultime settimane i giornalisti Fabrizio Rondolino e Mario Lavia. Questa volta ad essere preso di mira è il noto direttore dell'emittente televisiva La7, Enrico Mentana, il quale ha pubblicato su Facebook un post piuttosto polemico all'interno del quale veniva criticato l'uso del termine 'deportazione' (è 'Pazzesco'....), a proposito dei probabilissimi trasferimenti lontano da casa di migliaia di docenti.

Mentana ha messo in dubbio che gli insegnanti conoscano il corretto uso della lingua italiana nonchè la storia.

Dalla pubblicazione del post, com'era logico immaginarsi, è arrivata una valanga di commenti, alcuni piuttosto duri all'indirizzo dell'ex conduttore del noto rotocalco 'Matrix'.

Mentana litiga con i docenti sull'uso del termine 'Deportazione'

Annamaria, ad esempio, ha risposto a Mentana dicendo che è pazzesco definire degli insegnanti degli 'squadristi' (riferimento al ministro Giannini) o che la cultura sia 'umanista' (come scrisse Renzi); pazzesco è il servilismo della stampa, pronta a diffondere propaganda di governo. 'Pazzesco è lei e la sua caduta di stile'!'

Sandra, invece, ritienegiusto che un giornalista debba preoccuparsi delle parole: è grave, invece, che non voglia capirne l'uso provocatorio.

Pina, invece, si rivolge ad Enrico Mentana definendolomolto ignorante, ignorando tutto ciò che significa Scuola in Italia...'Non conosci gli stipendi odierni degli insegnanti e anche se tu li conoscessi non dovresti paragonarli al tuo primo stipendio di 40 anni fa, quando la vita ti permetteva e consentiva di viverci.'

Il direttore di La7 chiarisca se si tratta di un 'fake'

Alessandra, invece, si rivolge al noto direttore di La7, dicendo che 'si dovrebbe solo vergognare....Secondo lei io a 52 anni, da 26 anni precaria con un figlio di 25 invalido al 100 per cento, dovrei abbandonarlo e andare chissà dove?'

Silvia, al contrario, 'sospetta' che si tratti di un profilo 'Fake' (ossia di un 'falso Enrico Mentana'): per questo motivo, invita i 'colleghi' a non cascarci e a non continuare il 'bel gioco a carte scoperte che stiamo dando al governo.

Allora basta, chiudiamo la conversazione!'

Sarebbe opportuno, a questo proposito, che lo stesso Enrico Mentana chiarisca la propria posizione in merito alla questione, non solo attraverso le pagine di un social network, ma anche e soprattutto attraverso una nota ufficiale.