Il regolamento sulle supplenze per l'anno 2015-2016 non ha ricevuto importanti modifiche rispetto agli anni precedenti, anche se, con la questione del piano assunzioni 2015, tutto sembra complicarsi oltremodo. La motivazione è semplice: la nomina come supplente potrebbe 'salvare' molti docenti dalla 'deportazione' (come è stata definita), cioè la mobilità nazionale straordinaria, prevista per le fasi B e C.

La questione che intendiamo analizzare, però, riguarda le supplenze con spezzoni pari o inferiori a 6 ore alla settimana: molti docenti hanno lavorato per anni cumulando in varie scuole proprio queste 'porzioni' di cattedra. La domanda che ci si pone è se questa tipologia di supplenza potrebbe rientrare tra quelle che possono permettere ad un insegnante di rimanere nella propria provincia, nonostante l'immissione in ruolo lontano da casa.

Spezzoni e supplenze 2015-2016: il caos della mobilità e del piano assunzioni

La confusione regna sovrana per quanto riguarda il sistema delle supplenze 2015-2016.

Secondo quanto previsto da una recente circolare ministeriale, entro l'8 settembre dovranno essere state assegnate tutte le supplenze sul cosiddetto organico di fatto, quelle entro il 30 giugno. Per quelle sull'organico di diritto, invece, non sembra esserci ancora una data 'definitiva' e questo genera maggiore confusione per quanto riguarda il piano assunzioni 2015-2016. Un recente intervento di Faraone, infatti, ha ribadito come l'assegnazione di una supplenza possa permettere di rinviare l'esodo al 2016-2017 o addirittura l'assunzione per l'anno successivo, qualora ci dovesse essere un 'posto' vacante. Ma per gli spezzoni cosa succede?

In realtà la normativa prevede che sia il dirigente a decidere a chi affidare questa tipologia di supplenza, secondo una procedura ben stabilita e che non potrebbe mai essere 'pronta' entro l'8 settembre: lo spezzone va proposto in via prioritaria ai docenti con contratto a tempo determinato che devono 'completare' l'orario; in secondo istanza, prima a docenti con contratto a tempo indeterminato poi a contratto determinato che vogliano effettuare ore eccedenti il proprio orario 'obbligatorio'; infine, a supplenti esterni.

Secondo quanto dimostrano i dati degli anni precedenti, questa tipologia di procedura non viene completata prima di fine settembre o addirittura ottobre: l'unica possibilità per i neoassunti sarebbe quella di un anticipo sancito da un'apposita circolare. Al ministero non sembra essere, comunque, in discussione un intervento del genere e sembra, dunque, difficile che si possa trovare una soluzione in questo senso.

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