I numerosi solleciti che organizzazioni sindacali e associazioni di categoria, appoggiate anche da diversi personaggi politici, rivolti al Ministero dell'Istruzione affinché rendesse noto quanti precari hanno avuto il ruolo, hanno colto nel segno. Il funzionario del Ministero dell'Istruzione Rocco Pinneri lo ha detto in diretta durante la trasmissione 'Radio anch'io', assicurando che oggi o al massimo domani saranno gli Uffici scolastici regionali ad occuparsi di pubblicare tutti i nominativi dei fortunati. Ricordiamo che la Fase B tanto contestata per le sue modalità è tutt'ora in corso e già oggetto di rilievi di irregolarità denunciate dai docenti.

Una mancanza di trasparenza del Ministero dell'Istruzione che i docenti precari avevano paventato con preoccupazione.

Pubblicazione dei nominativi

Una operazione trasparenza richiesta a gran voce anche da Gessetti Rotti, una nuova associazione di docenti, necessaria a sgombrare i dubbi su eventuali crepe nella macchina organizzativa messa in moto dai responsabili di Viale Trastevere. Un software collaudato in estate proprio per evitare errori ma che non ha potuto evitare di destare preoccupazioni tra i circa 3000 docenti che hanno risposto positivamente alla domanda di assunzione. Non saranno tutti coperti i 16 mila posti disponibili per mancanza di candidati nelle rispettive classi di concorso, ma per chi ha ottenuto la nomina sapere se tutto è in regola diventa fondamentale per capire come organizzarsi.

Per molti neo immessi in ruolo è possibile conservare il posto in favore di una supplenza nella provincia di residenza, così come previsto dal comma 99 della legge 107.

Esigenza di chiarezza

Chiarezza necessaria anche e soprattutto perché sono in arrivo le supplenze per le cattedre fino al 30 giugno e al 31 agosto. Eventuali errori nelle nomine provocherebbero un doppio effetto negativo: da un lato potrebbero sottrarre posti ai precari della II fascia (in qualche caso anche della III) delle graduatorie di istituto; dall'altro, questi errori sarebbero impugnabili soltanto attraverso un'azione legale. La migrazione forzata prodotta dai criteri si selezione si poteva e si doveva evitare.