Prosegue il dibattito politico sul delicato tema della riforma previdenziale, tanto che già in questa settimana potrebbero arrivare importanti novità riguardanti alcune specifiche categorie di lavoratori. Il calendario degli impegni istituzionali centrati sulla previdenza evidenzia infatti il prossimo 9 settembre 2015 come un possibile turning point rispetto alle regole di pensionamento attualmente in corso legale. Si parte dai lavoratori esodati, che nella riunione fissata per mercoledì prossimo dovrebbero vedere confermata la settima e definitiva salvaguardia.

Per passare alle lavoratrici che chiedono il prepensionamento con l'opzione donna, in attesa di veder certificare il via libera dell'Inps alle proprie domande di quiescenza, che al momento risulta congelate presso l'istituto pubblico di previdenza. Riguardo questi argomenti, l'avvio delle discussioni è previsto a partire dalpomeriggio del 9/09 con la prima delibera della Commissione lavoro alla Camera, che per l'occasione si riunirà con i rappresentanti del Ministero del lavoro e del Mef, oltre che con quelli dell'Inps e della Ragioneria dello Stato.

Riforma pensioni, gli altri provvedimenti di flessibilità in arrivo con il dibattito parlamentare di fine anno

Stante la situazione, le discussioni relative alla riforma della previdenza non sono certamente destinate ad esaurirsi entro la prima metà di settembre.

Sullo sfondo vi sono infatti i lavoratori precoci, che chiedono l'eliminazione senza ulterioripenalità dei blocchi al Ddl 857, realizzando così un meccanismo di pensionamento centrato solo sui 41 anni di versamenti come unico requisito di maturazione dell'accesso all'Inps. Ma il tema della flessibilità previdenziale resterà comunque al centro del dibattito anche nella discussione relativaal DEF e alla legge di stabilità 2016, visto che entro la fine dell'anno si attende un intervento anche in favore dei lavoratori usuranti e di quelli che sono rimasti disoccupati in età avanzata.A fare da contraltare vi è però da sottolineare la necessità di reperire adeguate risorse di copertura, che al momento non sarebbero ancora state individuate: un nodo che per alcuni resta ancora molto problematico e rende il percorso in salita.

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