Terribili notizie per chi attendeva la riforma Pensioni, le ultime novità per l'uscita anticipata tra 2015 e 2016 con misure volte alla flessibilità non potrebbero essere più negative: Padoan e il governo Renzi con lui gettano la maschera, non ci sono coperture e non si tratterà con Bruxelles per le pensioni di donne e uomini. Per l'ennesima volta cittadini beffati dalle promesse di un esecutivo sempre pronto a rimangiarsi gli impegni.

La riforma della pensione anticipata salta, le ultime novità sulla riforma da Padoan

Le ultime notizie sulla riforma pensioni giungono dal ministro Padoan: la pensione anticipata per donne e uomini dipendenti del pubblico impiego, del settore privato o autonomi salta.

Lo avevamo temuto e adesso arriva la conferma: Padoan afferma che non ci sono le coperture e che sarebbe necessario aprire contrattazioni con l'Europa, ma il negoziato con Bruxelles sarà aperto per quanto riguarda i parametri legati agli investimenti, non per le pensioni degli italiani. E quindi addio: le promesse di Renzi e di tutti i membri dell'esecutivo (ministri e non solo) appaiono sbriciolatedalledichiarazioni del titolare dell'Economia.

Riforma pensioni, uscita anticipata sfumata definitivamente? Davvero poche le speranze rimaste

Stando alle ultime novità sulla pensione anticipata si potrebbe pensare che per i prepensionamenti, al di là delle parole di Padoan, c'è sempre la speranza di una smentita o di un cambio di rotta dell'ultimo minuto, ma purtroppo per chi segue le vicende legate al mondo pensionistico la musica non è nuova: ogni anno, più volte l'anno, giungono gli impegni per cambiare la riforma Fornero sulle pensioni e ogni anno tali promesse gonfiate in lungo e in largo dagli esponenti politici si sgonfiano come per magia proprio quando si dovrebbe passare dalle parole ai fatti.

Dopo le parole di Padoan riportate su Repubblica è chiaro che le speranze per gli innumerevoli italiani che sperano in una riforma della pensione anticipata sono ridotte al lumicino (per non dire meno). Se ne parlerà l'anno prossimo? Difficile dirlo. Intanto si può dire che ancora una volta il governo Renzi, come i governi che lo hanno preceduto, sembra accantonare un progetto di riforma che a detta praticamente di chiunque - analisti economici, altri esponenti politici, sindacalisti, cittadini - avrebbe potuto imprimere una vera svolta al mercato del lavoro.

E pensare che appena pochi giorni fa Baretta, il sottosegretario all'Economia, era intervenuto per spiegare, con dovizia di particolari, perché la cruciale riforma delle pensioni si poteva fare spendendo molto meno di quanto stimato dal presidente dell'INPS Boeri. Alcuni esponenti politici come Cesare Damiano si sono fatti in quattro ribadendo, spesso contro le stesse affermazioni del governo Renzi, come le novità sulla pensione anticipata potessero essere messe in atto, ma l'esecutivo, dopo aver lanciato le sue promesse e aver illuso i tantissimi italiani in attesa della riforma, ha ancora una volta fatto retromarcia.

A questo punto chiediamo l'opinione dei nostri lettori: secondo voi il governo Renzi ha fatto bene a sacrificare la riforma pensioni (costo meno di 4 miliardi di euro l'anno secondo Baretta) per finanziare altre misure? C'è ancora motivo di sperare in un cambio di direzione da parte di Renzi o le promesse lanciate dal premier sono sempre state destinate a sfumare? Fateci sapere cosa ne pensate lasciando un commento qui sotto!