Il Miur è chiaro: per la fase C delle assunzioni Scuola 2015/16 ci sono circa 49.000 candidati su 55.000 posti da assegnare (vedi la tabella dei posti disponibili in fase C, suddivisi per regione). L'organico del potenziamento vede già circa 6mila posti non assegnati, prima ancora di essere avviato. Ma come hanno spiegato ampiamente i sindacati, non saranno solo 6mila le cattedre perse, ma molte di più. A queste infatti, vanno sommate quelle perse perché le classi di concorso sono esaurite (fattore che nella fase B ha mandato in fumo quasi 10.000 cattedre).

Poi ci sarebbero anche 5.000 posti che andrebbero accantonati per i vicari. Anche la fase C sarà un boom di mancate assunzioni?

Problemi tecnici della fase C delle assunzioni 2015/16

Anche la fase C delle assunzioni scuola 2015/16 presenta problemi di natura tecnica. Come ha spiegato Marcello Pacifico, presidente Anief, non sarà possibile assegnare ad una scuola insegnanti che non corrispondono alle richieste presentate dal collegio docenti. Motivo per cui, se il fabbisogno è di docenti di sostegno, non potranno essere assunti quelli a cui manca la specializzazione. La cosa assurda è che i docenti di sostegno non mancano, solo che non si trovano nelle graduatorie prese in considerazioni dal piano straordinario di assunzioni.

Da ciò si arriva a concludere che anche questa fase sarà un flop come quella precedente dove, ricordiamo, metà dei posti sono andati persi e 2 docenti su 3 hanno dovuto cambiare regione. La logica dei numeri porta a pensare che tutti coloro che hanno presentato domanda siano assunti, ma quella dei fatti lascia intendere che non sarà affatto così.

Secondo il ministro, andranno perse il 5% delle cattedre per mancanza di insegnanti candidati nelle discipline. Secondo Anief si tratta di una previsione del tutto ottimistica, che comunque farebbe salire le mancate assunzioni della fase C a quota 10.000. Per ovviare al problema, il Miur ha chiesto agli Usr di indicare le cattedre del potenziamento per aree disciplinari anziché per classi di concorso. Questo darebbe al dirigente alcuni docenti “jolly” da utilizzare all’occorrenza. Se questa è buona scuola...

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