Dopo il primo via libera da parte dell'aula di Montecitorio, anche l'aula di Palazzo Madama ha dato oggi l'ok alla risoluzione di maggioranza relativa alla nota che aggiorna il Documento di economia e finanza. Al Senato della Repubblica, la risoluzione, è stata varata con 167 consensi a favore, 112 contrari e un solo senatore si è astenuto dalla votazione. La maggioranza che sostiene Renzi, con la risoluzione alla nota di aggiornamento del Def, impegna l'esecutivo, fra le altre cose, anche a concedere al proroga degli sgravi fiscali alle imprese sui neo assunti con contratti stabili nel tempo e a inserire nel sistema previdenziale nuovi criteri più flessibili per l'accesso in anticipo al trattamento pensionistico.

La maggioranza, per trovare le risorse finanziarie necessarie a coprire le misure da inserire nella legge di Stabilità, impegna il governo soprattutto ad utilizzare le clausole di flessibilità europee.

Nota aggiornamento Def, ok dal Parlamento alla risoluzione di maggioranza

I gruppo parlamentari di maggioranza impegnano inoltre il governo - oltre che a varare provvedimenti finalizzati 'introdurre elementi di flessibilità' per la pensione anticipata che non siano 'eccessivamente penalizzanti' - a procedere con l'abrogazione della Tasi sulla prima casa e dell'Imu agricola sui terreni e gli imbullonati. Sul tema della previdenza si chiedono inoltre anche "trattamenti pensionistici adeguati" che implicitamente potrebbe significare anche l'aumento delle Pensioni minime così come proposto e promesso dai leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e del Movimento 5 stelle Beppe Grillo.

Sulla vicenda esodati, rispetto al primo Def, la risoluzione della maggioranza sembra fare un passo indietro: infatti non viene sollecitato più un intervento definitivo ma un intervento generico che sembra richiamare la settima misura di salvaguardia provvisoria che dovrebbe trovare spazio nella legge di Stabilità 2016 che il Governo Renzi si appresta a varare al cdm del 14 ottobre.

Pensione anticipata, sgravi alle imprese sulle assunzioni, stop Tasi e Imu agricola

Intanto, affinché l'introduzione della flessibilità in uscita dal lavoro diventi una priorità nella manovra finanziaria prosegue davanti alla prefetture italiane la mobilitazione unitaria dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente guidati da Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

Tra le altre città d'Italia, come viene spiegato oggi in una nota, la mobilitazione approderà anche a Palermo lunedì 12 ottobre quando sarà in corso la prima riunione preliminare del consiglio dei ministri in vista del varo della finanziaria previsto per mercoledì prossimo. I sindacati insistono per modifiche strutturali alla legge Fornero con l'inserimento di nuovi meccanismi di flessibilità per il prepensionamento praticamente come quelle indicate nella risoluzione di maggioranza alla nota di aggiornamento dal Def che ha avuto il via libera oggi alla Camera e al Senato. Riuscirà il Governo Renzi a trovare le coperture finanziarie per rispettare gli impegni e le promesse?