L'affondo dell'Unione Europea è arrivato. Le ultime novità ad oggi riguardanti le Pensioniprecocie la pensione anticipata hanno per protagonista l'Ue, che 15 anni fa poteva anche sembrare la terra promessa, ma che adesso sta dando più di un grattacapo non solo ai cittadini ma agli stessi politici. Quello che viene considerato a tutti gli effetti l'ennesimo diktat da parte dell'Unione Europea potrebbe indurre all'ennesimo rinvio della riforma pensionidel governo Renzi, ipotesi questa rilanciata nelle ultime ore da Il Giornale e, nello specifico, il giornalista Signorini.

Lavoratori precoci: le 'mani' dell'Unione Europea

Che per tanti lavoratori precoci l'Unione Europea sia considerata, a ragione o no non spetta a noi dirlo, come un nemico, non è una novità così clamorosa. Che l'UE detti, aggiungiamoci le virgolette anche se potremmo farne a meno, le regole della partita delle pensioni, altrettanto. Ma adesso che ormai si era giunti al traguardo finale, con il governo Renzi pronto ad apportare alcune sostanziali modifiche al testo della riforma Fornero, ecco arrivare, puntualmente, il messaggio dell'Unione Europea. Un messaggio chiaro, un messaggio che difficilmente non verrà recepito dall'esecutivo. La relazione 2015 presentata dalla Commissione europea sull'adeguatezza delle pensioni ha di fatto detto ai lavoratori che è cosa buona e giusta avere una carriera lavorativa con 40-45 anni di contributi, ponendo in evidenza che nel 2012 soltanto la metà dei lavoratori era andata in pensione raggiungendo l'età indicata per legge.

Che cosa significa questo? Che la pensione anticipata, forse, la vedremo con i binocoli.

Ultime notizie pensione anticipata precoci: le conseguenze dell'ultima relazione Ue

Già immaginiamo quali possano essere, in merito alla pensione anticipata dei precoci, le novità dei prossimi giorni, mesi, anni da parte del governo. Andare contro l'Unione Europea non è stato, e forse non lo sarà mai, lo sport preferito del governo italiano, e quando parliamo di governo italiano non ci riferiamo ad uno in particolare ma a tutti, anche, probabilmente a quelli che verranno.

Se quindi l'Unione Europea dice che occorre lavorare 40-45 anni, indistintamente, risulta difficile credere che nella prossima Legge di Stabilità il governo possa introdurre la flessibilità in uscita o comunque accontentare la platea dei lavoratori precoci dando l'ok alla quota 41 di Damiano, sebbene per quest'ultima tutti, più o meno, avessero perso le speranze da tempo.

D'altronde la 'scusa' è già pronta: l'ha detto l'Unione Europea. Vallo a dire a Vendola, che percepisce una pensione da 5618 euro al mese dopo 10 anni di contributi e ha 57 anni. Per le ultime novità su precoci e pensioni cliccate il tasto 'Segui' e se volete ricordate che avete il diritto di esprimere la vostra opinione lasciando un commento qui sotto.