Proseguono i dibattiti previdenziali post Legge di Stabilità, molti i lavoratori rimasti delusi. Tra questi non solo i precoci, grandi assenti dal dibattito politico, ma anchele donne nate nell'ultimo trimestre del 1958. Lavoratrici che, purtroppo,non potranno usufruire dell'opzione donna a causa dell'aumento (3 mesi) dell'aspettativa di vita.Nel limbo restano anchemolti esodati, per oltre 20.000 di loro non vi sarà alcuna salvaguardia. Visto il momento delicato, abbiamo deciso di intervistare Simonetti (Lega Nord) per comprendere il suo punto di vista su quanto fatto fino ad oggi,19 ottobre,dal Governo Renzi.

In sintesi, è emerso, quantol'onorevole non si ritenga soddisfatto dai troppi nodi critici ancora da sciogliere. Si pensi, ci dice, agli oltre 20.000 esodati rimasti fuoridalla settima salvaguardia e a quanticonfidavano in misure di flessibilità in uscita per poter andare in pensione anticipata. Sulla questione opzione donna poi il tema è ancora più delicato per Simonetti non solo andrebbero ricomprese quelle nate nell'ultimo trimestre del 1958, ma la possibilità di poterne fruire andrebbe estesa al 2018 . Eccovi il suo pensiero.

Ultime news su opzione donna, esodati, flessibilità: Simonetti risponde alle nostre domande

- Opzione donna, esodati, flessibilità in uscita, ritiene che questi 3 nodi critici possano dirsi risolti con la Legge di Stabilità?

No. Nessuno di questi 3 nodi è risolto. Il 'prepensionamento attivo ' per i lavoratori con più di 63 anni non è 'uscita flessibile dal lavoro' come la intendevamo noi, ossia Quota 100 per tutti. Su Opzione donna (comma 1, art.24, bozza) Renzi vende fumo: fa credere di aver prorogato il regime sperimentale introdotto dalla riforma Maroni del 2004 di poter andare in pensione con 58 anni di età e 35 di contributi, ma con l'intero calcolo contributivo, invece -nei fatti- possiamo dire che sana solo una problematica creata dall'Inps.

L'istituto, infatti, con propria circolare ha interpretato in maniera restrittiva la norma Maroni, riconoscendo la facoltà di optare per questa possibilità alle sole donne cheentro il 31 dicembre 2015 avrebbero dovuto maturare i requisiti di accesso + la finestra d'uscita. In tal modo l'Inps escludeva tutte le donne che pur maturando i requisiti entro fine anno 2015, con la finestra sarebbero dovute andare in pensione nel 2016.

Ecco! Renzi senza dire apertamente che l'Inps ha sbagliato, sana questa questione, "vendendola" come una proroga. Cosa ben diversa dalla proposta Lega -anche questa all'esame della Commissione Lavoro- che oltre a superare la circolare INPS prevede anche la proroga dell'opzione fino al 2018. Quanto agli esodati (art.23, bozza DDL) il Governo prevede una salvaguardia per 26mila persone, mentre secondo la Rete dei comitati per metter la parola fine alla vergognosa questione la salvaguardia avrebbe dovuto riguardare circa 49mila persone. Non sono inclusi le c.d. "Quindicenni", i beneficiari legge 104 rimasti esclusi dalla IV per superamento plafond .... e nella bozza non "ritrovo" il personale scuola c.d. "quota '96" . Così come affrontate in finanziaria Opzione donna e settima salvaguardia sono solo misure "tampone".