Ancora grande fermento intorno agli esiti emersi dalla Legge di Stabilità. La confusione, sui gruppi facebook,sembra regnare sovrana specie sulle questioni opzione donna ed esodati. Mentre, purtropposulla flessibilità, l'unica misura certa pare il 'part time',ai precoci,dunque,non resta che continuare a lottare e attendere.Quindi, chi si salverà davvero? Questa sembra essere la domanda più ricorrente a cui l'onorevole Damiano si è trovato a dover rispondere oggi 16/10 nel corso della trasmissione di Elsa Di Gati. L'onorevole, presente in studioa 'Mi manda Raitre', hacercato di fare chiarezza, rispondendo aRoberta Bottaro, rappresentante degli esodati 'esclusi', Franco Tedone, in rappresentanza dei lavoratori precoci, Anna la Salandra, per il Comitato opzione donna.

Ecco quanto emerso e le ultime precisazioni al 16 ottobre in attesa della conferenza stampa di Poletti.

Ultimi aggiornamenti su opzione donna, esodati, flessibilità: Damiano in studio a 'Mi Manda Rai Tre'

Per quanto concerne la questione degli esodati, l'onorevole non lascia alcun dubbio: si tratta di una vittoria della Commissione Lavoro alla Camera dei deputati, perché finalmente si farà la settima salvaguardia. Certo, precisa Damiano, si tratta di una vittoria 'parziale' in quanto gli esodati salvaguardati, grazie alle risorse accumulate negli anni precedenti e certificate, ammontano a 1,3 miliardi. Con quei soldi, specifica Damiano, "ci salviamo 25.000/26.000 persone". Che ne sarà degli altri esodati?

Dice 'piccata'la Bottaro che sostiene che non si tratti assolutamente di una "salvaguardia definitiva" promessain audizione del 24/9dal Ministro Poletti e dal Ministro Padoan. Damiano risponde che non appena verranno certificate le risorse relative agli anni successivi, che dovrebbero essere ulteriori 1,7 miliardi, si potrà pensare e si lotterà in Commissione per estendere la salvaguardia a tutti gli esodati.

Ora, "con i soldi effettivi a disposizione, si è fatto il possibile".

Per quanto concerne l'opzione donna, l'onorevole rassicura la lavoratrice Anna La Salandra. L'opzione donna verrà concessa a quante maturino i requisiti al 31/12/2015 come previsto dalla Legge Maroni del 2004. Per l'abolizione delle due circolari Inps il Governo ha stanziato 2 miliardi di euro, dunque si tratta di un'altra vittoria della Commissione Lavoro.

La lavoratrice, precisa però Cesare Damiano, "perpoterottenerela pensione dovrà aspettare l'anno di finestra mobile e i mesi riguardanti l'aspettativa di vita, ma è certa di aver maturato i requisiti".

Per quanto concerne la flessibilità, rivolgendosi a Franco Tedone dei precoci, Damiano dice che al momento non si è ottenuto il risultato sperato. La flessibilità 'part-time' proposta, che dal sondaggio apparso in studio sarebbe accolta solo dal 7.8% dei lavoratori, è una misura accettabile, ma non può sostituirsi alla flessibilità in uscita richiesta. Damiano invita nuovamente Renzi a dargli udienza al fine di potergli spiegare che la sua proposta insita nel Ddl 857 (comprensivo anche della Quota 41 per i precoci) è a 'costo zero'.

Anzi nel lungo periodo questo tipo di flessibilità produce risparmi per lo Stato, "4 anni di anticipo e 19 di risparmi, considerando l'aspettativa media a 85 anni". Al momento, dice Damiano, se le cose non cambieranno con l'approvazione del Ddl 857,al lavoratore precoce non resta che andare in pensione a "42 anni e 10 mesi di contributi versati". Ma precisa "noi siamo tenaci e le battaglie le continuiamo".