Cambiano i requisiti per il pensionamento: dal 2016 si lavorerà quattro mesi in più per via dell'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita. Il capitolo della flessibilità in uscita non sarà incluso nella nuova Legge di Stabilità e, di conseguenza, sarà ripreso a partire dal 2016. A pagarne le spese sono migliaia di lavoratori che dovranno fare i conti con l'ulteriore aumento di 4 mesi dell'età pensionabile per via dell'aspettativa di vita. Secondo quanto riportato dal sito d'informazione "Pensioni Oggi", dal 2019 si dovrà aspettare un ulteriore aumento che potrebbe essere di 4 o 5 mesi.

Con l'arrivo del prossimo anno, quindi, cambiano i requisiti per la pensione anticipata e la pensione di vecchiaia.

Requisiti per la pensione di vecchiaia

Per conseguire la pensione di vecchiaia, infatti, un lavoratore dovrà essere in possesso di almeno 20 di versamenti contributivi e 66 anni e 7 mesi di età se si tratta di lavoratori dipendenti o autonomi e donne dipendenti del settore pubblico. Cosa assai diversa, per le lavoratrici del settore privato per le quali occorreranno almeno 65 anni e 7 mesi di età anagrafica mentre le lavoratrici autonome dovranno maturare 66 anni e 1 mese di età. Da non dimenticare che, coloro che hanno perfezionato 15 anni di versamenti contributivi entro il 31 dicembre 1992 e sono stati autorizzati alla prosecuzione volontaria potranno richiedere la pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi.

Pensione anticipata, salgono i requisiti

Per il conseguimento della pensione anticipata, invece, i requisiti saliranno a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 per le lavoratrici donne. Stando a quanto specificato da "Pensioni Oggi", si potrà scegliere di uscire dal lavoro senza tenere in considerazione l'età anagrafica e senza alcun tipo di penalizzazione applicata sull'assegno.

Opzione Donna in Legge di Stabilità

L'opzione contributivo donna è uno dei punti cardine inclusi nel testo che entrerà in vigore a partire dal 2016. L'intervento contenuto nella nuova legge di stabilità, infatti, permetterebbe alle lavoratrici donne di lasciare anticipatamente il lavoro qualora alla data del 31 dicembre 2015, abbiano raggiunto 57 anni e 3 mesi di età accompagnati dai 35 anni di contributi ma dovranno accettare il ricalcolo contributivo dell'assegno previdenziale.