Via libera del Consiglio dei Ministri alla Legge di stabilità 2016, una manovra da 27-30 miliardi che riguarderà anche il mondo della Scuola, visto che alcuni provvedimenti interesseranno da vicino tutto il personale scolastico.

Ci eravamo abituati ai proclami del Presidente del Consiglio, Renzi e del ministro Stefania Giannini, in merito agli enormi sforzi economici che il governo avrebbe affrontato in favore della scuola, ma ora ci troviamo di fronte ad un controsenso, quello rappresentato dai tagli che la nuova legge di stabilità imporrà al settore.

Tagli alla scuola: 350 milioni in meno nella legge di stabilità 2016

Trecentocinquanta milioni di euro in meno per la scuola, così è stato stabilito. Avendo già stanziato, attraverso la legge 107, 200 milioni per la voce riguardante il merito da destinare ai docenti più 'bravi e capaci', il governo ha ritenuto opportuno tagliare i 150 milioni che riguardavano il fondo precedentemente istituito a seguito dei tagli Gelmini.

Gli altri tagli alle risorse della scuola riguarderanno la formazione degli insegnanti e spese riguardanti l'informatizzazione: anche in quest'ultimo caso, l'esecutivo ha ritenuto opportuno procedere alla 'sforbiciata', in ragione di quanto introdotto nella legge 107. Il governo, inoltre, recupererà altri soldi dalle risorse non utilizzate per le supplenze.

Scuola, gli investimenti previsti dalla legge di stabilità: concorso 2015/6 e supplenze ATA

Il sito specializzato Orizzonte Scuola ha riportato, inoltre, quelli che saranno gli investimenti decisi dal governo nella legge di stabilità 2016. Il provvedimento finanziario includerà cinque milioni di euro a disposizione del concorso a cattedra 2015/2016, il cui bando uscirà entro il prossimo 1° dicembre.

A questo proposito, in un nostro precedente articolo, vi abbiamo parlato del probabile rischio di esclusione per quelle classi di concorso che presentano già docenti in sovrannumero.Il numero dei posti che verrà messo a disposizione dal governo non è ancora stato precisato: secondo le ultime indiscrezioni, le nuove cattedre per il triennio 2016-2018 dovrebbero essere intorno agli 80-90 mila.Novità anche per quanto riguarda il personale ATA con la cancellazione del divieto di supplenza nei primi sette giorni di assenza, norma che era stata oggetto di pesanti critiche nelle ultime settimane.

Il ripensamento del governo costerà trenta milioni di euro: in ogni caso, resta confermato il divieto di chiamare docenti a supplenza per il primo giorno di assenza (la stessa normativa riguarderà anche per gli assistenti tecnico-amministrativi).