Altro che rinnovo di contratto e aumento in busta paga. Il governo Renzi ha offerto solo 200 milioni per il settore del pubblico impiego e la Scuola, il comparto più numeroso, finisce col subire un'altra beffa. Una cifra irrisoria, quella accantonata nella Legge di stabilità 2016, addirittura cento milioni di euro in meno di quanto si era inizialmente preventivato: tradotto in parole povere, solo sette euro in più in busta paga per il personale scolastico.

Contratto scuola e bonus 500 euro: solo sette euro in più di stipendio e rinnovo solo nel 2016

Del resto aveva già messo le mani avanti il ministro Giannini, quando parlò di 'docenti avvantaggiati' rispetto alle altre categorie visto che il governo ha messo loro a disposizione il bonus da 500 euro: un voucher, però, che la stragrande maggioranza degli insegnanti vorrebbe rispedire al mittente, perchè giudicato una 'misera elemosina' se messa a confronto con l'aumento di stipendio che si attende ormai da tanti, troppi anni.

Il governo sa di avere il coltello dalla parte del manico e che il rinnovo del contratto può essere ancora rinviato di un anno: bisogna rinnovare i comparti del settore pubblico, dove la scuola verrebbe accorpata all'università e alla ricerca.

Non solo. Occorre che ci siano anche le nuove Rsu, le rappresentanze sindacali unitarie. E così, in attesa di questo riassesto, il governo prende tempo e si limita a mettere sul piatto solo 200 milioni, tanto per tenere a bada la Corte Costituzionale che ha già bacchettato più volte gli esecutivi, avvicendatisi negli ultimi anni, colpevoli di aver congelato i contratti per troppo tempo.

Scuola, rinnovo contratto docenti: sindacati 'Bonus 500 euro non è un privilegio'

Di fronte a questa situazione, i sindacati si sono mobilitati, pienamente intenzionati (almeno così dicono...) a dare battaglia all'ennesima ingiustizia inflitta al personale scolastico. Il segretario di Cisl Scuola, Francesco Scrima parla di 'vergognosa provocazione' in merito ai sette euro in più al mese.

La promessa è quella di battersi con forza per un contratto almeno dignitoso.

Pino Turi, segretario della Uil Scuola, non vuol sentir parlare del bonus di 500 euro come privilegio concesso ai docenti, in quanto si tratta solamente di un riconoscimento alla professionalità della categoria. Anche Domenico Pantaleo della Flc-Cgil sottolinea come serva al più presto una ferma mobilitazione unitaria in quanto risulta chiara l'intenzione del governo di non tener conto della sentenza della Corte Costituzionale. Sarà nuovamente sciopero? Cosa ne pensa il personale scolastico dell'ennesima (e probabilmente inutile) manifestazione nazionale? Se lo desiderate potete lasciare i vostri commenti.