E' ormai storia nota che all'interno della prossima legge di stabilità il Governo Renzi abbia deciso di non inserire la riforma delle pensioni, e stando alle ultime notizie i lavoratori precoci dovranno attendere il 2016 per scoprire se ci sarà una misura per garantire flessibilità in uscita dal mondo del lavoro o se dovranno lavorare oltre 42 anni di contributi prima di poter accedere alla pensione. Oltre alla beffa di esser stati esclusi dalla manovra, c'è anche l'aspettativa di vita che nei prossimi anni allungherà ulteriormente i requisiti minimi per poter uscire dal mondo del lavoro.

Grazie alla Riforma Fornero molti lavoratori precoci sono allo stremo, tanto che uno di loro oggi ha deciso di incatenarsi davanti all'INPS. Vi riportiamo la sua toccante storia.

Pensioni lavoratori precoci: ultime notizie di oggi, incatenarsi davanti all' INPS per un lavoro

Quello che riporta il quotidiano Lecco Notizie ha dell'incredibile, ma purtroppo è tutto vero ed è la conseguenza della Legge Fornero sui lavoratori precoci che aspettano la pensione.Luigi Suriano, 55 anni,ha deciso di appendere davanti all'INPS di Lecco il seguente striscione: "Ho 40 anni e mezzo di contributi, ma grazie alla Legge Fornero non posso andare in pensione. Cerco disperatamente un lavoro per due anni". In seguito il disoccupato si è incatenato alla vita davanti ai cancelli dell'istituto come forma di protesta.

L'uomo, lavoratore precoce, ha lavorato 35 anni in una ditta di lecco e in seguito ha fatto 5 anni di cassa integrazione, arrivando così a 55 anni con 40 anni di contributi. Non avendo l'età minima anagrafica per la pensione, e grazie alla riforma Fornero, gli mancano però ancora 2 anni e 6 mesi di contributi per poter uscire dal mondo del lavoro.

Ultime Pensioni precoci, la Riforma Fornero ha rovinato i lavoratori

Luigi ha spiegato che non è stato facile prendere questa decisione e fare questa protesta, ma ha anche ricordato che a lui basterebbe trovare lavoro per questi ultimi due anni ed è questo quello che chiede: "Io voglio solo lavorare, non mi interessa il resto…cosa mi auguro con questo gesto?

Che qualcuno, vedendomi qui legato alla mia lotta, dica ‘Va quel povero diavolo lo assumo io'. L' uomo ha concluso spiegando che "starò qui tutta la settimana, anche di più se necessario, da dicembre/gennaio sono solo senza contributi, senza lavoro, senza niente… è dignità questa?”. Noi possiamo fare poco, ma speriamo che raccontando questa storia, Renzi e il Governo possano capire che la quota 41 per i lavoratori precoci è un diritto che non si può negare. Voi cosa ne pensate? Diteci la vostra nei commenti qui sotto!