La vicenda della sentenza della Corte Costituzionale, che ha bocciato il blocco delle Pensioni del Decreto “Salva Italia” del Governo Monti, non ha finito di sortire effetti. Dopo il Bonus Poletti che ha garantito ed erogato, ad agosto, ai pensionati coinvolti dal blocco, i rimborsi retroattivi previsti dalla sentenza, dal 1° gennaio le pensioni saranno aumentate. Si tratta del secondo passaggio previsto dal Governo per definire la situazione dei pensionati che dal 2012 si sono visti congelare gli importi della pensione dalla Legge Fornero.

Chi sono i pensionati interessati dall’aumento?

Come per il rimborso una tantum, anche per gli scatti perequativile pensioni interessate saranno quelle comprese tra tre volte e sei volte il minimo previsto nel 2011. In termini meno tecnici, le pensioni tra i 1.400 euro ed i 2.800 euro al mese, sempre considerate al lordo. L’indicizzazione delle pensioni riguarderà quindi una platea di circa 3 milioni di pensionati. Naturalmente sono esclusi dall’aumento i pensionati che percepivano pensioni inferiori, quindi al di sotto dei 1.400 euro al mese perché non sono state vittime del blocco voluto dalla Fornero. Anche le pensioni superiori ai 2.800 euro non si vedranno elargire nessun aumento, ma questo perché è stata una scelta del Governo Renzi che li ha tagliati fuori anche dal Bonus Poletti per via degli importi elevati di assegno pensionistico.

Di quanto aumenteranno le pensioni?

Per la verità, le cifre sono minime, c’è addirittura chi parla di mini aumenti come ad agostosi parlava di mini rimborsi. Secondo quando fu stabilito già con il Bonus Poletti di agosto, a gennaio le pensioni bloccate saranno ritoccate per adeguarle all’aumento del costo della vita. La sentenza n°70/2015 della Consulta stabilì che ai pensionati doveva essere elargito il rimborso di quanto perso negli anni precedenti e conseguentemente che agli stessi venisse sbloccata la pensione.

Dal primo gennaio quindi, con il rateo di pensione in pagamento, molti pensionati riceveranno un aumento compreso tra i 7 ed i 20 euro. Per esempio, un pensionato che percepiva nel 2011 (anno dove sono rimasti fermi gli importi delle pensioni) una pensione lorda di 1.800 euro al mese, a gennaio si troverà 21 euro lordi in più al mese. Naturalmente la cifra cala con l’aumento degli importi della pensione riferite al 2011.