‘Mai parlato di Pensioni d’oro in riferimento alle pensioni anticipate’. La precisazione viene dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, che nel corso di un’audizione alla Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria è ritornato sulla sua proposta per superare i limiti anagrafici imposti dalla legge Fornero introducendo la possibilità di uscite flessibili.

Pensioni anticipate, per Boeri serve un Contributo di Solidarietà

Boeri ha approfittato dell’audizione in Commissione per rispondere al coro di critiche arrivate dal mondo politico alla sua proposta sul problema delle pensioni anticipate.

‘La nostra proposta può essere letta integralmente sul sito dell’Inps’, ha detto Boeri, invitando i critici a leggerla con attenzione per verificare il fatto che non si parla di ‘pensioni d’oro’, tema che ha fatto infuriare i politici.

La flessibilità in uscita, secondo il presidente Inps, dovrebbe essere finanziata attraverso un Contributo di Solidarietà a carico delle pensioni superiori ai 3500 euro e dei vitalizi dei politici. Sarebbero proprio quest’ultimi a fornire il contributo maggiore con il taglio del 50 per cento dei vitalizi che superano gli 80mila euro l’anno. Il principio cui si ispira la proposta, secondo Boeri, è quello di intervenire su chi ha fruito della pensione prima di quando avrebbe dovuto, in modo da reperire le risorse necessarie all’introduzione della tanto attesa flessibilità in uscita.

Nel corso dell’audizione, Boeri ha inoltre ribadito la necessità di risolvere il problema degli esodati e dell’introduzione di sostegni al reddito per chi perde il lavoro ma è ancora lontano dalla pensione.

Boeri contro la Stabilità: i tagli informatici ostacolano la lotta all’evasione

Oltre al tema delle pensioni anticipate, c’è stato modo anche di affrontare i tagli della legge di Stabilità 2015 alle spese informatiche dell’Inps che, secondo Boeri, rischiano di compromettere la lotta all’evasione portata avanti dall’Istituto.

Il punto contestato da Boeri riguarda il fatto che dai tagli alle spese informatiche sono state giustamente escluse le agenzie fiscali, dimenticando che anche Inps e Inail sono fortemente impegnate nella lotta contro l'evasione fiscale.

I tagli che la legge di Stabilità 2015 prevede alle spese informatiche dell’Inps vanno ad incidere, secondo l’economista, sulle spese per le manutenzioni dell’hardware e il rinnovo delle licenze, senza delle quali si rischia di non poter nemmeno accendere le macchine.