Il Miur ha stabilito che fra le spese ammesse per l'utilizzo del bonus da 500 euro annuo, sono compresi i corsi di formazione e di aggiornamento per docenti. A questo proposito, riferisce Orizzonte Scuola, alcuni Istituti si sono attivati per organizzare corsi che mirano all'aggiornamento dei propri insegnanti e che siano in armonia con il POF triennale. Questi corsi a volte sono condotti dalla stessa scuola, altre da agenzie formative o esperti esterni. Come viene sostenuto il costo? Suddividendo la spesa totale sostenuta per il numero dei docenti partecipanti, che potranno a tal scopo utilizzare proprio la somma del bonus Miur.

È una buona idea utilizzare i soldi in questo modo? Dipende.

La rendicontazione del bonus da 500 euro al Miur

Quando si parla di come utilizzare il bonus da 500 euro, non bisogna dimenticare che il Miur ha disposto che ogni spesa debba essere rendicontata entro il 31 agosto di ogni anno. La rendicontazione richiederà una ricevuta, uno scontrino o una fattura, che dimostri che la spesa sostenuta sia coerente a quanto stabilito dalla legge 107/2015. A tal fine, quindi, è bene accertarsi che qualsiasi corso di aggiornamento o formazione si segua, possa poi fornire la prova della spesa effettuata. Altra questione da non dimenticare, riguardo ai corsi formativi, è che la legge prevede che siano erogati da un ente accreditato dal Ministero dell'Istruzione.

In caso contrario, potrebbero non essere considerati validi.

500 euro arrivate da un po', ma ancora dubbi sulle spese

Resta il fatto che a distanza di settimane dall'accredito del bonus da 500 euro da parte del Miur, si attendono delucidazioni da parte del Ministero su come spenderlo. La domanda più frequente (anche se spesso criticata dai colleghi) è se l'acquisto di uno smartphone possa essere considerata una spesa conforme a quanto stabilito dalla legge 107/2015. Ad oggi, però, ancora non è stata data una risposta chiara e precisa in proposito. Per restare aggiornato sul mondo della scuola, clicca il tasto Segui.