Cauto l'ottimismo tra le lavoratrici anche se oggi alla Camera è stato fatto un bel passo avantiper quanto concerne la tematicaopzione donna. Approvato, infatti, l'emendamentoa prima firma Cesare Damiano che ripristina il diritto all'opzione donna per chi maturai requisiti nell'ultimo trimestre del '58. Ora l'ultima parola spetta alla Commissione Bilancio, ma forse, a breve, si potrà parlare finalmente di opzione donna nessuna esclusa. Vediamo nel dettaglio quanto è emerso dalle parole dell'onorevole Maria Luisa Gnecchi (Pd)che ci ha gentilmente rilasciato questa intervista.

Opzione donna Inps, le novità dalla Gnecchi: svolta più vicina?

-Tra gli emendamenti presentati anche quello relativo all'inclusione in opzione donna della nate nell'ultimo trimestre 58, entro quanto queste lavoratrici sapranno la loro sorte? A suo avviso vi sono buone probabilità che queste 'ingiustizia' venga sanata o si rischierà l'ennesimo 'rinvio'?

La legge di stabilità deve essere approvata entro dicembre, ma le donne che compiono 57 anni se lavoratrici dipendenti e 58 se autonome comunque potranno percepire effettivamente la pensione dopo 15 mesi o 21 mesi, famigerata finestra Sacconi, L122/2010, quindi nel 2017 e 2018, non si tratta quindi dell'ultima possibilità, anche qualora non venisse approvata, non sarebbe il caso di disperarsi.

-La sociologa Chiara Saraceno dice: 'perché opzione donna è a carico delle lavoratrici se è un palliativo alle lacune del welfare?' Lei cosa ne pensa di tale considerazione e della forte decurtazione a cui vanno incontro le donne che optano per la 243/2004?

Nel 2004 noi eravamo assolutamente contrarie a quella norma perché molto penalizzante per le donne, una sperimentazione che riduceva solo per le donne il calcolo della pensione non era sicuramente una buona norma, adesso che l'età è 66 anni e 3 mesi per la pensione di vecchiaia è evidente che ci può essere chi ha perso il lavoro per la crisi, chi ha effettivamente bisogno di andare in pensione e tanti altrimotivi personali, quindi adesso è una possibilità di scelta da difendere, inoltre la legge del 2004 prevedeva la sperimentazione fino al 31.12.15 e quindi aver ridotto il periodo di sperimentazione con una circolare è stato veramente inaccettabile, quindi andava veramente ripristinato il diritto .La cosa gravissima è che per ripristinare un diritto già previsto per legge si siano dovuti trovare ben 2 miliardi e mezzo in legge di stabilità, proprio per questo è fondamentale aver previsto il contatore.

-Su facebook è nato un nuovo gruppo 'opzione donna proroga al 2018' che ricomprende quelle lavoratrici che vorrebbero che OD fosse estesa oltre il 2015. L'opzione donna, secondo lei, potrà mai divenire una 'scelta di vita ' non confinata nel tempo?

La norma prevedeva una valutazione alla fine della sperimentazione per poter valutare un'eventuale proroga, bisogna sapere che praticamente per un solo anno la ragioneria prevede più di un miliardo, quindi si dovrebbero trovare almeno 4 miliardi, non mi sembra il periodo storico in cui ciò sia possibile.