Mentre entra nel vivo l'esame della legge di Stabilità 2016 a Palazzo Madama, in commissione Lavoro a Montecitorio, presieduta da Cesare Damiano, ricominciano le manovre sulla riforma Pensioni che il premier ha deciso di rinviare all'anno prossimo. Martedì 3 novembre ricomincia l'esame congiunto di 20 disegni di legge per introdurre nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove forme di pensione anticipata.

Riforma pensioni, si riunisce il comitato ristretto sui ddl flessibilità

Si riunirà domani alle ore 12 il comitato ristretto, probabilmente si tenterà di dare un'accelerata all'unificazione dei ddl in un unico testo in modo da proporre una soluzione sostenibile, completa e ampiamente condivisa.

Le relatrici dei 20 ddl sono Maria Luisa Gnecchi, capogruppo del Pd in commissione Lavoro, e Renata Polverini, vice presidente della stessa commissione. Le proposte di legge che prevedono nuove "Disposizioni in materia di accesso dei lavoratori e delle lavoratrici ai trattamenti pensionistici e di riconoscimento a fini previdenziali dei lavori di cura familiare" sono le seguenti: (ddl 857 e 2945 di Damiano, ddl 388 Murer, ddl 530, 728, 1881 di Gnecchi, ddl 1879 Cirielli, ddl 1503 Di Salvo, ddl 2430 Fauttilli, ddl 2046 Fedriga, ddl 2918 Melilla, ddl 2605 Sberna, ddl 115 Gebhard, ddl 3077 Airaudo, ddl 2955 Prataviera, ddl 3144 Pizzolante, ddl 3114 Ciprini, ddl ddl 3290 Polverini, ddl 3153 Dell'Aringa.

Pensioni, Edenred: Italiani tra i più sfiduciati in Europa sul futuro

Intanto, a proposito di riforma pensioni, un nuovo contributo al dibattito arriva dai dati di una ricerca Edenred-Ipsos dopo quelli diffusi due giorni da fa da Confersercenti-Swg. Edenred, leader mondiale nella gestione dei fondi finalizzati per le imprese, ha presentato i risultati della seconda edizione del report Edenred-Ipsos 2015 sul benessere e la motivazione dei dipendenti europei.

Dalla ricerca, che studia solo il target dei lavoratori tra 55 e 64 anni, viene fuori che i lavoratori italiani sulla soglia del pensionamento appaiono i più pessimisti d'Europa sia per quanto riguarda la loro attuale situazione lavorativa, che sulle prospettive previdenziali. I lavoratori italiani italiani si sentono i più sfiduciati in Europa (nella misura del 52%) e tra i meno motivati insieme ai "cugini" della Francia (55%).

Mentre a proposito della pensione, solo il 20% degli italiani ha già fatto dei piani previdenziali e dichiara di percepire il pensionamento "abbastanza vicino", un dato di gran lunga inferiore, viene sottolineato, alla media europea (35%).