Il sistema previdenziale italiano è solido dal punto di vista economico e finanziario, ma la riforma Pensioni va fatta per renderlo più "equo" e "solidale", estendendo le tutele pensionistiche ai meno abbienti e a chi perso il lavoro e introducendo nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro sostenibili. A parlare di riforma pensioni, malgrado il premier Matteo Renzi abbia nei giorni scorsi "preso le distanze" decidendo per un nuovo rinvio delle misure relative al capitolo previdenziale nella legge di Stabilità 2016, è il presidente dell'Inps Tito Boeri.

Pensioni Inps, Boeri: sulla previdenza il sistema finanziario è solido

"Non credo - ha detto oggi l'economista bocconiano oggi alla presidenza dell'ente previdenziale - che abbia degli impatti sul sistema finanziario". Il sistema pensionistico italiano, infatti, "è un sistema solido che funziona - ha affermato Boeri secondo quanto riferisce l'Agi - e che altri paesi vogliono imitare". Ad imitarlo non ci ha pensato certo la Germania di Angela Merkel che l'anno scorso ha varato la riforma pensioni "sognata" dai lavoratori in Italia, con l'inserimento di nuove formule di pensione anticipata a 62 anni che qui tardano ad arrivare, mentre restano da risolvere ancora alcuni problemi provocati dalla legge Fornero, come la questione degli esodati e quella delle pensioni degli insegnanti e del personale scolastico della Quota 96 scuola.

Non ci sarebbero ostacoli legati alla "sostenibilità finanziaria" per introdurre nuovi elementi di flessibilità ed equità, nuove forme di prepensionamento da finanziarie con i tagli alle pensioni alte dei grand commis di Stato e l'abolizione dei vitalizi dei parlamentari.

Equità e flessibilità: tagli alle pensioni d'oro e nuova pensione anticipata

Il piano Boeri sembra in piena sinergia con il programma economico-sociale del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo sia sulla pensioni - a partire dall'aumento delle pensioni minime - sia sul reddito minimo garantito (o di cittadinanza) o reddito minimo di dignità come lo chiama il leader della Fiom Cgil Maurizio Landini.

Due battaglie che i grillini continueranno a portare avanti con determinazione alla Camera dopo la bocciatura dei relativi emendamenti presentati al Senato dove si sta vagliando il ddl di Stabilità 2016 varato nelle scorse settimane dal consiglio dei ministri e ancora oggi "blindatissimo". "Abbiamo dei problemi - ha detto Boeri intervenendo oggi dulla riforma pensioni in un incontro Inps a L'Aquila - e degli aggiustamenti da fare. Ma soprattutto - ha spiegato - per ragioni di equità, più che di sostenibilità finanziaria".