Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha speso parole di elogio nei confronti del piano assunzionale del Miur, ed in particolare per quest'ultima fase, la C, che provvederà ad immettere in ruolo circa 55.000 nuovi docenti. Le parole del premier rivolte agli insegnanti avevano il chiaro significato di una rivincita personale nei loro confronti, nei confronti di chi la scorsa estate decise di non votare più il Partito Democratico, di chi scese in piazza il 5 maggio in uno degli scioperi più eclatanti della Scuola che la memoria possa ricordare.
Non a caso, le parole di Renzi echeggiano proprio alla vigilia di un altro sciopero che, sebbene non presenti connotati di unitarietà, è molto atteso dal personale scolastico: le congratulazioni e i complimenti del capo del governo riusciranno nell'intento di mettere un freno alla contestazione organizzata dai sindacati di base?
M5S e sciopero scuola venerdì 13 novembre 2015: i problemi aumenteranno
A questo proposito, l'onorevole Silvia Chimienti del Movimento Cinque Stelle ha voluto ricordare come i problemi della scuola, anzichè diminuire come il governo vuol far credere, aumenteranno, finendo col peggiorare lo status professionale dei docenti, molti dei quali saranno costretti a fare da 'tappabuchi' e ad insegnare materie per le quali non sono abilitati.
Non parliamo, continua la deputata pentastellata, delle questioni legate alla valutazione e al 'merito' che, inevitabilmente, creeranno competizione tra gli insegnanti per accaparrarsi premi da pochi euro, al mancato rinnovo del contratto economico e alla libertà d'insegnamento che verrà soffocata dalle decisioni 'padronali' dei dirigenti scolastici.
Sciopero 13 novembre, Silvia Chimienti: 'docenti, eroi moderni contro il governo Renzi non eletto'
L'appello che viene rivolto dall'onorevole Chimienti ai docenti di ruolo ma soprattutto a tutti coloro, rimasti precari, che meritavano di essere assunti ma che, al contrario, sono stati beffati ingiustamente e dimenticati dalla Buona Scuola, è quello di non farsi ingannare dalla propaganda che continua ad essere portata avanti da questo governo che non è stato eletto da nessuno.
Domani, venerdì 13 novembre 2015, conclude la rappresentante del M5S, dimostreremo la nostra intenzione di voler combattere uniti in difesa della scuola pubblica: docenti come 'eroi moderni che manderanno a casa' il governo Renzi, non eletto.