Sempre più aspri i dissapori tra il numero uno dell'Inps Tito Boeri e Cesare Damiano, che continuerà a 'lottare' per cercare di ottenere il massimo attraverso gli emendamenti presentati dalla minoranza dem. Tra gli obiettivi primari resta l'estensione dell'opzione donna alle nate nell'ultimo trimestre del '58, la necessità di puntare ad un eventuale ottava salvaguardia per ricomprendere ancora gli esodati rimasti esclusi dalla settima e una forte pressione per far sì che nella Legge di Stabilità si applichi da subito una flessibilità sperimentale.

Cesare Damiano si dice colpito dalla proposta di flessibilità in uscita presentata da Boeri, visto che in linea di massima molti sono i punti comuni con il suo Ddl 857, comprensivo della Quota 41 per i precoci, che proprio il numero uno dell'Inps aveva 'cassato' a priori in quanto troppo onerosa per le casse statali. Peccato, dice Damiano, che non vi sia poi molta differenza tra concedere la flessibilità in uscita a partire dai 62 anni, dunque 4 anni prima,a fronte di una penalizzazione massima dell'8%, e quella proposta da Boeri che intende concedere l'uscita anticipata a partire dai 63 anni in un range di penalizzazione compreso tra 8,3 e 9,4%a seconda dei contributi versati. Facciamo il punto.

News riforma pensioni Damiano oggi 10/11: opzione donna, esodati e flessibilità

Molti gli emendamenti presentati al Senato per modificare la Legge di Stabilità, tanti anche quelli presentati dalla minoranza dem che intende risolvere alcuni dei nodi rimasti incompiuti nell'attuale Finanziaria 2016.La madre di tutte le battaglie, fa sapere il Presidente della Commissione Lavoro, resta il completamento dell'opzione donna.

Non avrebbe alcun senso, ha precisato Damiano, escludere per pochi mesi, a causa dell'incremento dell'aspettativa di vita, quelle donne che compiranno gli anni dopo il 1/10/2015. Queste rischiano di rimanere esclusenonostante la Legge di Stabilità abbia ripristinato la scadenza per maturare i requisiti al 31/12/2015.E' necessario dunque eliminare il riferimento all'aspettativa di vita, al fine di ristabilire giustizia tra le donne che matureranno i requisiti entro fine anno e che altrimenti, a causa di pochi mesi di differenza alla nascita, sarebbero costrettea dover lavorare quasi 10 anni in più.

Per quanto concerne gli esodati Damiano si dice, a differenza di Boeri, soddisfatto di quanto raggiuntodalla Commissione Lavoroe dal fatto di aver ottenuto la settima salvaguardia che comunque non era scontata. Ora per risolvere completamente il problema esodati si opterà per un'ottava salvaguardia non appena si capirà quanti fondivi sono adisposizione. Damiano assicura che non si abbandoneranno in alcun modo gli esodati rimasti attualmente esclusi. Per quanto concerne la flessibilità in uscita, invece, Damiano attacca Boerie sostiene che il Governo abbia rinviato al 2016 anche a causa dei conti fallaci prodotti dall'Inps. Sonostate fatte stime esagerate sui fondi necessari per dare il via libera al Ddl 857, secondo Damiano, sovrastimati perché calcolati su una platea di potenziali fruitoripari al100%.

E sidomanda ora come potrebbe essere sostenuta e sulla base di quali calcoli la flessibilità proposta nel piano Boeri. Proposta che comunque vieneconsideratadai lavoratori precoci inaccettabile e inutile per la risoluzione della loro causa. Solo la Quota 41 insita nel ddl 857 non tiene conto dell'età anagrafica e li aiuterebbe realmente nell'accesso alla pensione.