Le ultime notizie sulle pensioniad oggi 8 novembre 2015 vedono il riaccendersi della polemica sul taglio alle Pensioni d’oro e sul ricalcolo degli assegni già erogati: dopo la pubblicazione della proposta di riforma della previdenza di Tito Boeri, si è rianimato il dibattito. Un dibattito che ha fatto emergere la contrarietà alla ricetta dell’economista bocconiano da parte di ampie fasce della politica. La riduzione dei vitalizi è un tema che nemmeno la riforma Fornero, che incise drammaticamente sulle vite di tanti, riuscì ad affrontare e nessun governo, nonostante i proclami, ha ancora messo mano ad un cantiere spinoso e fortemente contestato.

La Legge di Stabilità 2016, come è noto, non dice nulla in tal senso e rimanda la partita più importante, quella dei lavoratori precoci, al 2016.

CGIL contro Boeri, ultime notizie pensioni oggi 8 novembre: ‘Si alla patrimoniale’

Bocciatura anche da parte di Susanna Camusso, leader CGIL, alla ricetta di riforma delle pensioni di Tito Boeri. “Il presidente dell’Inps – ha detto – mi sembra veramente ossessionato dal ricalcolo contributivo come se i contributi versati dai lavoratori dessero vita ad una proprietà ingiusta”. La ricetta del sindacato è quella di introdurre una patrimoniale sulle grandi ricchezze che dia maggiori risorse per intervenire su Welfare e previdenza.

In realtà il ricalcolo contributivo è una cosa ben diversa dai vitalizi, sovente vergognosi, percepiti non solo dai politici ma da ex dirigenti pubblici, privati e persino sindacali.

Veri e propri assegni d’oro che nessuna riforma ha cancellato e che ogni volta, al di là della sacrosanta indignazione popolare, vengono annacquate nel paniere caotico delle ultime notizie sulle pensioni che si alternano freneticamente, senza che arrivino però novità particolarmente significative.

Finora le uniche vere proposte per riformare le pensioni e favorire la flessibilità in uscita per i lavoratori precoci sono solo quelle di Damiano (quota 100 e quota 41) e di Boeri (idea che secondo alcuni è un ricalcolo contributivo, secondo altri semplicemente una soluzione che “spalma” il montante che spetta su più anni). Non conosciamo ancora in maniera efficace cosa vuole fare il governo Renzi sulla riforma pensioni: è quasi paradossale se si pensa che ne parliamo ormai da anni.