I sindacati continua a sollecitare al Governo Renzi risposte sulla riforma pensioni e sulla legge delega della Pubblica amministrazione, in particolare su nuove formule di flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata e sul rinnovo dei contratti degli impiegati pubblici. Se non arriveranno le risposte attese, peraltro promesse a più riprese quest'anno dal premier, sono in arrivo sin dai primi giorni del 2016 nuove manifestazione di protesta e non è da escludere l'eventualità che venga promosso lo sciopero generale contro l'esecutivo.

Pensioni e Pubblica amministrazione, intervento del leader della Uil Carmelo Barbagallo

A ribadirlo, in attesa dell'appuntamento del 17 dicembre di Cgil, Cisl e Uil che voteranno il documento con la piattaforma unitaria sulla riforma pensioni, e il sindacalista Carmelo Barbagallo. "Se entro la fine di quest'anno non avremo risposte adeguate su contratti e pensioni - ha spiegato oggi il segretario generale della Uil - a gennaio dovremo prepararci a iniziative di mobilitazione - ha sottolineato - forti e diffuse". Iniziative di mobilitazione "forti e diffuse" che potrebbero portare allo sciopero generale come quello già promosso da Cgil e Uil l'anno scorso a dicembre mentre si esaminava la legge di Stabilità 2015.

Anche in quell'occasione il presidente del Consiglio promise di riformare il sistema previdenziale rassicurando sull'inserimento di nuovi criteri più flessibili per il prepensionamento e la risoluzione di alcuni problemi specifici relativi al capitolo previdenziale, come quelli degli esodati e degli insegnanti della Quota 96 scuola. Ma ancora nulla di fatto. Sugli esodati, al momento, la legge di Stabilità 2016 prevede la settima salvaguardia ma non la soluzione definitiva e strutturale della questione.

'Basta sconti su Pa e Pensioni, servono risposte urgenti a giovani, pensionati e disoccupati'

Mentre su Quota 96 scuola ieri sono stati respinti o accantonati tutti gli emendamenti per il pensionamento dei docenti.

I leader della Uil ha ricordato come in "questi ultimi tempi i rapporti tra Cgil, Cisl e Uil - ha detto il dirigente sindacalenella sua relazione al consiglio confederale Uil - sono migliorati. Il confronto sulla riforma del sistema contrattuale - ha spiegato - sta proseguendo proficuamente. E la prossima settimana - ha ricordato facendo riferimento al documento unitario sulla riforma previdenziale che sarà votato il 17 dicembre dalle tre organizzazioni sindacali - daremo vita a un'iniziativa nazionale sulle pensioni". Se in questi mesi le organizzazioni sindacali, seppur con diffidenza, hanno sperato in un confronto con il Governo Renzi e in un'inversione di tendenza sulla riforma pensioni e i contratti nella Pubblica amministrazione, adesso sembra salire il livello della protesta.

"Non sarà più - ha detto Barbagallo secondo quanto riferisce l'Agi - tempo di sconti. I giovani, i pensionati, i disoccupati e i lavoratori di questo Paese - ha proseguito il segretario generale della Uil - hanno bisogno non più di promesse e attese, ma - ha sottolineato - di risposte concrete".