Le ultime notizie riguardanti la riforma pensioni arrivano per chi lavora a scuola. I docenti che potranno accedere al piano previdenziale nell'anno 2016 sono quelli che avranno raggiunto il requisito di 42 anni e 10 mesi di anzianità di servizio (41 anni e 10 mesi per le donne), in modo indipendente dall'età di ciascun soggetto, o che avranno 66 anni e 7 mesi purché vengano unificati a 20 anni di servizio entro e non oltre il 31 dicembre 2016.
Queste sono le principali novità per docenti e personale ATA della scuola.
Riforma pensioni: più nel dettaglio
Mentre Cesare Damiano parla di una battaglia che ci sarà nel 2016 per la flessibilità in uscita, gli interessati ad andare in pensione nel 2016 dovranno presentare domanda di cessazione attraverso l'applicativo Polis, probabilmente entro il mese di gennaio, basandosi sulle indicazioni che verranno fornite prossimamente dal Miur. Fatto ciò, bisognerà presentare domanda di pensione all'Inps e la liquidazione del primo rateo verrà fatta dal 1° settembre 2016, data che coincide con la data della fine dell'anno scolastico corrente. La disciplina Ante-Fornero permette di fare domanda anche a tutti i docenti e personale ATA, indipendentemente dal sesso, che alla data del 31 dicembre 2011 sono riusciti a maturare un diritto alla pensione di anzianità (la vecchia quota 96) o di vecchiaia.
Scuola e pensioni: altri beneficiari
Le incaricate donne, inoltre, potranno esercitare l'opzione donna, ovvero anticipare l'uscita in cambio della liquidazione del trattamento pensionistico secondo il regolamento del sistema contributivo. Grazie alla Legge di Stabilità 2016, anche chi nel corso del 2011 ha beneficiato di congedi per l'assistenza ai figli con gravi disabilità sarà concessa la possibilità di andare in pensione il 1° settembre se hanno raggiunto un diritto alla pensione entro il 31 dicembre 2015. In pratica potrà presentare la sua domanda chi ha raggiunto 40 anni di contributi, il quorum 97,3 oppure 65 anni e 3 mesi d'età unificati ad almeno 20 anni di contributi.
Nessuna news, invece, per quanto riguarda il collocamento a riposo d'ufficio.
Chi avrà raggiunto i 65 anni di età entro il 31 agosto 2016 e sarà in possesso di un diritto a pensione, verrà collocato in pensione d'ufficio dal 1° settembre 2016. Nel caso contrario, invece, il piano previdenziale slitta d'ufficio a 66 anni e 7 mesi, se raggiunti entro il 31 agosto e se unificati a 20 anni di contributi. Il trattenimento in servizio oltre i 66 anni e 7 mesi potrà essere esercitato solamente per quel personale che non ha ancora perfezionato i requisiti minimi per la pensione di vecchiaia.