Gli insegnanti che sono stati immessi in ruolo nelle fasi B e C del Piano straordinario di assunzioni della Buona Scuola di Renziavranno la titolarità della sede definitiva sugli ambiti territoriali e, pertanto, saranno assoggettati alla mobilità nazionale.Si tratta di un’importante novità della quale si è discusso nell’incontro, tenutosi al Ministero dell’Istruzione, relativo alla contrattazione sulla mobilità e del quale ne fornisce notizia il quotidiano Italia Oggi.Va precisato che non si tratta di una decisione emersa dalla contrattazione, ma deriva dall’interpretazione della legge 107 del 2015 sulla quale lo stesso Ministero fa perno per la mobilità 2016.

Mobilità scuola 2016, via il vincolo di permanenza triennale dei neoassunti

Infatti, secondo quanto emerso dall’incontro, si ovvierà al vincolo di tre anni di permanenzanell’ambito della provincia di prima immissione in ruolo per procedere a rimettere in gioco tutti gli insegnanti assunti nelle ultime due fasi della Buona Scuola. I quali, per la mobilità 2016, dovranno far riferimento ai nascenti ambiti territoriali che saranno in numero ridotto (si parla di 380) e deriveranno dal compattamento degli attuali ottocento distretti.

Buona Scuola, il paradosso delle assunzioni difase B e C

Il rimescolamento degli insegnanti assunti nelle fasi B e C avverrà non tenendo conto del fatto che i primi siano stati assunti su posti dell’organico di diritto e i secondi sul potenziamento.

In tal modo, il Ministero vuole cautelarsi nell’eventualità di possibili ricorsi derivanti dalla circostanza che i docenti assunti nella fase B abbiano dovuto accettare cattedre fuori regione e distanti anche centinaia di chilometri, pur avendo maggior punteggio rispetto ai colleghi immessi in ruolo nella fase C che hanno ottenuto sedi più vicine alla propria residenza.

Ma anche questa soluzione potrebbe far nascere contenziosi non favorevoli al Ministero: infatti, la mobilità 2016 potrebbe ledere il legittimo affidamento dei docenti di fase C, principio sul quale più volte e in più ambiti l’amministrazione ha perso la propria battaglia giudiziaria.

Inoltre bisogna tener presente che i numeri sono a vantaggio degli insegnanti di fase C (47.475 assunti contro gli 8.532 della fase B) e che la legge sulla Buona Scuola non prevede esplicitamente la mobilità obbligatoria su tutte le province italiane, ma solo l’eccezione al vincolo di permanenza triennale dei neoimmessi in ruolo.