Continua la vicenda dei diplomati magistrale ante 2002 che lottano per l’inserimento in GaE. Il nuovo anno ha portato un nuovo pronunciamento a favore che accoglie le ragioni della ricorrente che ha presentato istanza presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Una nuova vittoria che si aggiunge alla sempre più lunga catena di ricorsi accolti e che per alcuni hanno determinato l’agognato accesso alle Graduatorie ad Esaurimento. Tuttavia permangono le disparità di trattamento e a sorpresa lo scenario sembra si fa più confuso con una brusca inversione di rotta del Consiglio di Stato.

Diploma magistrale ante 2002, la prima vittoria del 2016

Una nuova vittoria incassata da un’insegnante precaria che inaugura per il 2016 un nuovo anno di battaglie. La ricorrente, difesa dall’avvocato Dino Caudullo, aveva presentato la propria istanza adducendo come motivazione il malfunzionamento del portale “Istanze on line” che lo scorso maggio le impediva di perfezionare la propria domanda per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento. Il giudice del lavoro del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto ha dato ragione alla donna richiamando l’articolo 1 comma 605 lettera C della legge 296 del 2006. L’orientamento del Giudice ha ivi rilevato la disposizione secondo cui per il nuovo piano triennale di assunzioni anti-precariato fossero fatti salvi gli inserimenti 2007-2008 nelle graduatorie.

In particolare, la ricorrente al momento della trasformazione delle graduatorie da permanenti ad a esaurimento (e gli altri nella sua situazione) era “già in possesso dell’abilitazione” e non poteva pertanto essere in alcun modo annoverata tra i “nuovi” abilitati da escludere.

Le oscure nubi alla dirigenza del Consiglio di Stato e il cambio di rotta

Alla luce di tali considerazioni l’orientamento del Giudice è stato quello di assicurare alla ricorrente il diritto alla presentazione della domanda “nei modi e termini che l’Amministrazione dovrà determinare nel rispetto dei principi di buona fede e ragionevolezza”.

La questione tuttavia è lungi dal vedere una soluzione: proprio di recente è emerso un conflitto di competenze sulla questione diplomati magistrali che non si capisce se sia di giurisdizione del Tar o del Giudice del Lavoro, problematica sulla quale è atteso il pronunciamento della Cassazione a Sezioni Unite. Intanto, è ancora mistero riguardo al recente dietrofront del Consiglio di Stato che, dopo una sfilza di sentenze definitive, ha rimesso all’Adunanza Plenaria in data 28 dicembre 2015 la questione sulla legittimità del decreto MIUR che escludeva i diplomati magistrali dalle GAe. Un’inversione di rotta a dir poco allarmante, arrivato proprio in concomitanza della nuova nomina del nuovo Presidente Alessandro Pajno che dà ai “malpensanti” l’occasione di immaginare il peggio. Che si tratti di un cambio strategico per sgomberare la strada verso un ordinato svuotamento delle graduatorie e il regolare svolgimento dei concorsi a cattedre senza scomodi ingombri?