In Italia, a novembre, sono aumentati gli occupati e sono diminuiti i disoccupati. Il dato generale sulla disoccupazione è infatti sceso dall’11,9 di Ottobre all’11,3% di Novembre. Per il nostro Paese si tratta del dato migliore da novembre 2012 (quando il tasso era dell’11,2%). L’ISTAT ha fatto sapere che le persone attualmente in cerca di un lavoro sono 2.871.000, in calo di 479.000 unità rispetto a novembre 2014. Gli occupati sono cresciuti di 36.000 unità rispetto ad ottobre 2015 (+0,2%) e di 206.000 rispetto a novembre 2014.

È un dato di fatto: gli occupati sono aumentati.

A settembre ed ottobre c’erano stati due cali consecutivi in tal senso. In un anno sono aumentati di 140.000 unità anche i contratti a tempo indeterminato, mentre sono diminuiti i contratti a termine. Positivo anche il dato riguardante la disoccupazione giovanile: il 38,1% dei giovani tra 15 e 24 anni oggi ha un lavoro: una diminuzione di 1,2 punti rispetto ad ottobre e di 4,9 punti rispetto a novembre 2014. Il dato rimane comunque alto rispetto al resto dei Paesi europei, ma fa ben sperare per il futuro.

Le reazione di Renzi e Poletti

Il Premier Renzi ha commentato questa mattina, tramite il suo profilo Twitter, il dato positivo sull’occupazione nel nostro Paese: “La disoccupazione continua a scendere, oggi 11,3%, è la dimostrazione che #jobsact funziona.

L'Italia che riparte, riparte dal lavoro. #lavoltabuona”. Anche il Ministro del Lavoro Poletti si dice soddisfatto di questo miglioramento: “I dati ISTAT ci dicono che la disoccupazione è scesa e che sono aumentati gli occupati.

Nonostante il quadro internazionale sia tutt’altro che rassicurante, questi numeri danno fiducia per il 2016.

La fiducia dei cittadini e delle imprese inizia a portare risultati concreti. Molto bene anche il calo dei precari, l’aumento dei contratti a tempo indeterminato e l’aumento di lavoratori giovani”.

L'Eurozona

Anche nella zona dell’EURO si continua ad assistere ad un (molto) lento calo della disoccupazione generale: a novembre tocca quota 10,5%.

Un mese prima era 10,6. A settembre toccava 10,7. Un anno prima (novembre 2014) era fermo all’11,5%. Quello raggiunto nel mese di novembre 2015 è il dato generale migliore da ottobre 2011.

Germania, Malta e Repubblica Ceca (con tassi che variano dal 4,5 al 4,7%) sono i Paesi con la moneta unica dove il tasso di disoccupazione è più basso. Va decisamente peggio in Spagna, Grecia e Croazia, fanalini di coda. Nel Paese iberico è del 21,1, in quello ellenico del 24,4 e in quello dei Balcani settentrionali del 16,6%.