Le novità sulle pensioni aggiornate ad oggi sabato 30 gennaio hanno per protagonisti Cesare Damiano, la proposta quota 41 e la legge Fornero. Ancora in primo piano il presidente della commissione Lavoro alla Camera, che ha nuovamente pungolato il governo Renzi per l'attuazione della riforma, o meglio, la correzione della Fornero. In risalto è stata posta anche quota 41, anche se indirettamente, dal leader della Cgil Susanna Camusso, durante un assemblea a Barletta, in Puglia. Vi racconteremo infine la storia di un pensionato, che ha aggirato la Fornero andando in pensione a 63 anni e creando un importante 'precedente'.

Pensioni, Damiano ancora in pressing

Le ultime notizie sulle pensioni vedono in primo piano sempre Cesare Damiano, che questa settimana - tra le altre cose - è stato ospite a Dimartedì. Nella giornata di ieri, venerdì 29 gennaio, il parlamentare Pd è intervenuto in occasione dell'incontro 'Tante anime, un solo partito', organizzato da Sinistra è cambiamento, iniziativa a cui hanno partecipato anche il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, il ministro di Grazia e Giustizia Andrea Orlando, l'onorevole Barbara Pollastrini e il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti. Nel corso dell'incontro si è parlato anche della riforma Pensioni, con il numero uno della commissione Lavoro che ha confermato come sia impraticabile un percorso che porti all'abrogazione della legge Fornero, aggiungendo però che è possibile introdurre la flessibilità, permettendo al lavoratore di scegliere se abbandonare qualche anno prima il posto di lavoro e - contemporaneamente - consentendo ad un giovane una opportunità in più.

L'esponente dem ha inoltre aggiunto che un futuro in cui si lavora ancora all'età di 70 anni è inaccettabile. Del caso lavoratori precoci ha parlato Susanna Camusso, in occasione di un'assemblea del sindacato di cui è segretario generale finalizzata a far conoscere, presentare, ai lavoratori la Carta dei diritti universali del lavoro, dalla quale - precisa il sito bresciaoggi.it, sarà poi elaborata una legge di iniziativa popolare.

Teatro dell'assemblea un calzaturificio nella zona industriale di Barletta, in occasione dell'inizio del turno pomeridiano. Tra le altre cose, la Camusso ha ribadito che chi comincia a lavorare in giovanissima età ha il diritto di terminare prima. Ricordiamo che Cgil, Cisl e Uil sono d'accordo con quota 41, provvedimento incluso nel ddl 857.

La storia diMarco Allegro

Sta destando grande clamore mediatico, sopratutto tra i vari gruppi Facebook che parlano di previdenza, la storia del pensionato Marco Allegro, nato nel 1952, che di professione faceva il farmacista. Se ne è parlato ieri, durante la trasmissione di La7 L'Aria che tira, ed il video, se volete, è disponibile nel sito ufficiale la7.it. Il signor Allegro ha raccontato di essere riuscito ad aggirare la Fornero, andando in pensione a 63 anni anziché 67 anni. Come ha fatto? A spiegarlo Bruno Deoni, responsabile Inas-Cisl di Firenze, il quale ha dichiarato che Allegro ha trasformato la posizione da retributiva a contributiva. Sempre Deoni ha spiegato:Qualsiasi lavoratore che ha iscrizione a una o più forme di una gestione sostitutiva esclusiva della gestione separata può - afferma - computare tutto nella gestione separata purché - punto molto importante - abbia meno di 18 anni al 31 dicembre '95 e almeno - conclude - cinque anni successivi al '95".