Riportiamo in esclusiva alcunistralci del discorso tenuto daDianella Maroni, co-fondatrice del Comitato Opzione donna, durante l'evento "Insieme si può" organizzato a Roma il 14/01.

"Questa è la nostra festa, la festa che abbiamo sognato fin dall''inizio. Ce la siamo immaginata ognuna di noi, in questi 18 mesi di Comitato, mentre tra altri e bassi correvamo verso Roma per un presidio o un incontro. Con il rossetto sulle labbra, il fischietto in tasca e la nostra maglietta indosso.Ora siamo qui in questo albergo che ormai è diventato il simbolo dei nostri viaggi e della nostra lotta, nel quale io ed Orietta più volte abbiamo dormito, definito strategie o anche solo chiacchierato".

"È bello essere qui con tutti voi, care e cari parlamentari che ci avete sostenuto con serietà e determinazione mettendoci testa e cuore. Nelle nostre orecchie risuonano ancora come una melodia i vostri accorati appelli per opzione donna, madre di tutte le battaglie".

"Ci avete fatto entrare dentro le istituzioni e ci avete permesso di vedere che la buona politica esiste ed è quella che lavora per i cittadini con i cittadini [...]Un plauso anche ai nostri avvocati che si sono cimentati nella class action con coraggio e passione, ben sapendo che non sarebbe stato facile. Non tutti l'avrebbero fatto, lo sappiamo".

"Siamo qui ancora una volta assieme, a dimostrazione che l'unione fa la forza e la lotta, anche se dura, può essere corretta ed elegante.

Rispettosa e gentile. Il risultato è arrivato e noi siamo felici, molto felici. C'è chi finalmente potrà percepire un mensile che altrimenti non avrebbe visto per otto anni o diecianni. C'è chi potrà lasciare il lavoroper dedicarsi ai propri cari così come solo le donne sanno fare. C'è chi potrà lasciare il proprio posto di lavoro ai giovani che troppo spesso ormai restano in eterna attesa".

"Siamo le donne che volevano cambiare il mondo per farlo diventare migliore e ci siamo buttati a capofitto nello studio e nel lavoro, con la passione di chi ce la vuole fare e ce l'abbiamo fatta, anche se abbiamo sempre dovuto dimostrare di essere brave, più brave. Poi dopo aver lavorato ci siamo trovate a dover lottare per andare in pensione.

Chi l'avrebbe mai detto, eppure è successo. E noi, come sempre ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo pensato che ancora una volta ce l'avremmo potuta fare perché era giusto".

"Terrò nella scatola dei ricordi la maglietta e il fischietto. Con il quale ora però voglio ricordare che ci saranno tempi supplementari per le donne dell'ultimo trimestre, che restano in attesa del fischio di fine partita dopo un buon gioco e speriamo una bella vittoria. Io posso solo dire che mi fido di Cesare Damiano, di Luisa Gnecchi e di tutti i parlamentari che sono qui presenti e che sapranno cosa fare per portare a casa il risultato. Faranno ogni cosa, io mi fido perché ho avuto la possibilità di capire che della politica, anche se non di tutta, ci si può fidare. Grazie di cuore a tutti voi".