Dalla riforma Pensioni al rinnovo dei contratti della Pubblica Amministrazione passando per il potenziamento degli ammortizzatori sociali. Ricomincia nel 2016 la battaglia unitaria dei sindacati. Già pronta alla mobilitazione la Fiom di Maurizio Landini, mentre Cgil, Cisl e Uil che hanno presentato un'unica proposta sono ancora in attesa dell'apertura de confronto col Governo Renzi.

Landini: su pensioni e contratti Pa siamo pronti alla mobilitazione unitaria

La Fiom Cgil è pronta ad organizzare una "iniziativa di mobilitazione - si legge nel documento conclusivo del Comitato centrale riunito ieri a Roma - a sostegno del rinnovo dei contratti nazionali, di una modifica delle pensioni e - viene sottolineato - di una reale estensione degli ammortizzatori sociali".

Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil conferma il giudizio negativo sulla legge di Stabilità 2016 sia per i mancati provvedimenti per la flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove formule d'accesso alla pensione anticipata, ma anche in relazione al rinnovo del contratto per gli impiegati pubblici. La Fiom sottolinea nel documento anche l'importanza della proposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil sulla riforma pensioni ma anche del lavoro per definire una piattaforma comune anche sul nuovo modello di relazioni sindacali, proposta che sarà illustrata e messa in discussione tra i dirigenti sindacali il prossimo 14 gennaio. Le proposte dei sindacati sui prepensionamenti a 62 anni, la Quota 41 per i lavoratori precoci, più tutele per i lavoratori impegnati in lavori usuranti sono in linea generale condivise dal presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Cesare Damiano autore di diversi ddl per la riforma delle pensioni.

Riforma pensioni del Governo Renzi entro marzo 2016, parla la De Micheli

"Il Governo - ha ribadito ieri il deputato della minoranza dem - se vuole contribuire a risolvere il problema dell'occupazione dei giovani, deve affrontare - ha sottolineato Damiano - il tema della flessibilità del sistema pensionistico". Ad auspicare interventi sul fronte previdenziale anche le opposizioni.

Secondo Forza Italia la finanziaria 2016 "non ha affrontato i veri temi dello stato sociale. Dall'aumento delle pensioni minime - ha detto ieri Melania Rizzoli, responsabile nazionale Welfare del partito guidato da Silvio Berlusconi al sostegno delle casalinghe. Dalla mancata flessibilità in uscita - ha aggiunto la parlamentare azzurra - all'opzione donna".

Intanto, sulla riforma pensioni e la flessibilità in uscita sono arrivate ieri le nuove rassicurazioni da parte del sottosegretario all'Economia e Finanze Paola De Micheli, del Partito democratico. A proposito di "‎#pensioni in ‪‎#Stabilità - ha scritto il sottosegretario in un post sulla sua pagina Facebook - sono state introdotte le prime misure per correggere le disuguaglianze. A marzo - ha aggiunto la De Micheli a proposito dei nuovi interventi promessi dal governo sulla previdenza - sono previsti nuovi interventi. La nostra sfida dei prossimi mesi - ha aggiunto l'esponente dell'esecutivo - si chiama flessibilità".