Un fatto di cronaca avvenuto all'Istituto Sraffa di Crema (Cr) mette ancora una volta in risalto le difficoltà di una professione, spesso non dovutamente apprezzata come quella dell'insegnante. Lo spiacevole episodio è accaduto ieri, intorno alle ore 13, al termine delle lezioni. Una docente trentenne è rimasta ferita nel tentativo di sedare una scazzottata tra due studenti: inavvertitamente, uno dei due ragazzi ha colpito al volto la donna che si è accasciata a terra, perdendo sangue dal naso.

L'insegnante è stata immediatamente portata al pronto soccorso e si teme che possa aver subito una frattura al setto nasale: alla scena hanno assistito diversi studenti e professori che sono prontamente intervenuti per prestare aiuto alla collega.

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L'istituto scolastico ha emesso una nota attraverso la quale si precisa che la docente non è stata aggredita ma colpita involontariamente durante il servizio di sorveglianza durante l'intervallo. La Scuola stessa ha provveduto a chiamare il 118 e le forze dell'ordine: per i due ragazzi implicati nello spiacevole episodio, si prenderanno provvedimenti esemplari affinchè casi di questo genere non debbano ripetersi.

Il dirigente scolastico Ernesto Abbà e la vicepreside Paola Vita hanno sottolineato come dispiaccia assistere a questo tipo di fenomeni imprevedibili che, molto probabilmente, sono frutto di contrasti che nascono al di fuori della scuola ma che poi finiscono per manifestarsi all'interno delle mura scolastiche, senza apparenti motivazioni: sembra, infatti, che la causa del violento litigio scoppiato tra i due ragazzi (uno dei quali prossimo ai diciotto anni) sia dovuta ad un episodio extrascolastico accaduto il sabato precedente.

Retescuole esprime solidarietà e vicinanza all'insegnante ferita

In merito a quanto accaduto all'Istituto Sraffa di Crema, Retescuole ha provveduto ad emettere un comunicato ufficiale all'interno del quale si esprime solidarietà e vicinanza all'insegnante rimasta vittima di questo vergognoso episodio. Purtroppo, triste a dirsi, non si tratta di un episodio isolato che ci fa riflettere su come la professione dell’insegnante non si limita affatto ai compiti di mera docenza, ma si debba far carico di situazioni particolarmente delicate che scaturiscono da forme accentuate di disagio giovanile che, in molti casi, richiedono una particolare sensibilità educativa.