Arrivano i NEV. Questa la nuova sigla che gli istituti scolastici italiani dovranno cominciare ad imparare, visto che se ne parlerà nei prossimi mesi: si tratta dei Nuclei Esterni di Valutazione, i cui componenti si occuperanno di visitare le scuole d'Italia e di 'valutarle' attraverso un rapporto sintetico.

Arrivano i NEV, Nuclei Esterni di Valutazione: cosa sono e da chi sono composti

Il Ministero dell'Istruzione, infatti, comunica che sta per essere avviata la procedura riguardanti gli ispettori esterni che costituiranno i NEV: il progetto rappresenta il naturale proseguimento della fase sperimentale partita durante lo scorso anno scolastico.

La Conferenza per il coordinamento del sistema nazionale di valutazione ha annunciato che in questo mese di gennaio e nel prossimo mese di febbraio si darà il via alle operazioni di ispezione delle scuole che, comunque, verrà preceduta da una fase illustrativa: i presidi e i professori degli istituti verranno informati in merito a tempi e modalità della procedura attuata dagli ispettori esterni.

Entro il mese prossimo, verranno selezionati i componenti dei NEV, scelti tra gli ispettori che hanno ottenuto l'idoneità al concorso 2013 e, successivamente alla formazione dei Nuclei, si procederà all'abbinamento alle varie scuole da visitare e da valutare.

Scuola ultime news 9 gennaio 2016: ispezioni alle scuole, solo 800 ogni anno?

C'è da fare una precisazione opportuna. Gli Istituti che verranno 'visitati' dagli ispettori esterni saranno circa 400, tra scuole pubbliche e paritarie: si tratta certamente di un numero esiguo se consideriamo che le scuole in Italia sono oltre ottomila.

Le ispezioni si svolgeranno tra il mese di aprile e il mese di maggio ed ogni visita degli ispettori esterni durerà tre giorni. Al termine dell'ispezione, si svolgerà una riunione conclusiva all'interno della quale verranno messi in evidenza i punti critici da correggere con relativa 'pagella' da consegnare al dirigente scolastico e ai suoi collaboratori.

L'intenzione del Ministero dell'Istruzione sarebbe quella di procedere con 800 ispezioni annuali ma, ormai, ci siamo abituati alle 'promesse mancate': in ogni caso, si tratterebbe di un numero decisamente basso se confrontato con il numero totale degli istituti. Con questi ritmi, infatti, servirebbero almeno dieci anni, per completare il primo 'round' di ispezioni in tutte le scuole italiane.